Anna Di Minin, l’anziana di 78 anni, dispersa per due notti e poi ritrovata oggi nei boschi del Tarvisiano, è stata trasferita a valle e ricoverata precauzionalmente all’ospedale di Gemona; le sue condizioni sono discrete. Era stremata dalla fatica e disidratata, motivo per cui i medici hanno deciso di disporre accertamenti ulteriori. A individuarla, lontanissima dal punto dove si era persa, è stato un escursionista austriaco che, pur non capendo l’italiano, ha colto il disagio della donna e ha chiamato il 112. Sul posto sono giunti i tecnici del Soccorso Alpino di Cave del Predil che l’hanno portata a valle in barella. In totale, in questi tre giorni di ricerche sono state coinvolte circa 130 persone tra volontari delle nove stazioni regionali del Cnas – comprese le unità speleo di Udine e Trieste – militari della Guardia di Finanza di Sella Nevea e Tarvisio, Carabinieri di Tolmezzo, personale del Corpo Forestale dello Stato, Vigili del fuoco di Udine e delle squadre Saf. Sono state battute sistematicamente una novantina di zone pari a circa 170 ettari di bosco. Numerosi anche i sorvoli dell’elicottero della Protezione civile regionale. Quando l’anziana è stata raggiunta dai soccorritori italiani li ha subito ringraziati e ha chiesto da bere. Ha anche raccontato loro di aver visto il velivolo sorvolare la zona ma di non aver potuto segnalare la propria posizione. Infine, un particolare che dovrà essere verificato, ma che ha destato scalpore tra l’esercito di persone che l’ha cercata fin da domenica sera: nella giornata di ieri, l’anziana avrebbe incontrato un giovane escursionista cui avrebbe invocato aiuto, ma questi non le avrebbe badato, proseguendo nel proprio tragitto. Ad attendere notizie al campo base, assieme al Soccorso Alpino, c’era il figlio Paolo Zamparutti, artigiano di San Daniele del Friuli: “Se non avessi visto quale dispiegamento di forze è stato messo in campo per salvare la mamma, dimostrando una preparazione, una professionalità e tecnologie avanzatissime – ha detto all’ANSA – non ci avrei creduto: è stata una corsa contro il tempo e col passare delle ore disperavo che avesse un lieto fine. Quando hanno chiamato per avvisare che era viva ho provato una delle gioie più grandi della mia vita”
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