Lo speciale di BH Tv dedicato alla sfida tra la Apu Gsa Udine e la Fortitudo Bologna, del 30 gennaio 2019 al palaCarnera
Una serata così in pochi, forse, se l’erano sognata. L’Apu Gsa Udine indossa i panni della guastafeste e ferma (72-68) la corsa lanciata della Fortitudo Bologna verso la serie A. Succede che al PalaCarnera, vestito a vesta ma non è più una novità, i bianconeri sfoderano una prestazione da urlo nonostante la perdurante assenza di Marshawn Powell. “Mercoledì vinceremo”, aveva detto il nostro gm Micalich domenica scorsa a Porto San Giorgio. Aveva ragione, punto e basta. La creatura del presidente Alessandro Pedone scrive un’altra pagina di storia del basket udinese grazie al mattoncino portato da tutti. A partire da Trevis Simpson che nel primo tempo dimostra la sua stoffa, poi nella ripresa prima cancella Hasbrouck e infine si dimostra glaciale dalla lunetta. Per passare a Francesco Pellegrino che “fa venire giù” il palazzo con una schiacciata, qualche semigancio e una palla recuperata dalla spazzatura dimostrando una voglia grande così. Per concludere con Marco Spanghero che, partito in quintetto al posto di Penna, dimostra la sua solita faccia tosta e nel rush finale non sbaglia a cronometro fermo. Udine scatta bene dai blocchi di partenza, la faccia è quella giusta. La Fortitudo si preoccupa per l’andazzo, va sotto 23-13 all’8?, ma non si scompone. Leunen è di un altro pianeta così come la solidità della Effe è qualcosa che non si compra al mercato. Bologna produce un parziale di 0-13 che le consegna il vantaggio (23-26 al 13?) e da lì comincia una partita che scorre sui binari dell’equilibrio. L’Apu Gsa rimette il naso avanti sul 35-33 al 19?, ma viene ricacciata indietro fino sul 41-44 al 24?. Questo perché, quando Pellegrino aumenta i giri del motore, i friulani ripassano in vantaggio (46-44 al 26?) e non mollano la leadership del match. In apertura di ultimo periodo Nikolic è un fattore (63-54 al 33?), poi c’è la solita spallata Fortitudo (63-62 al 37?) che non manda al tappeto i bianconeri. Da una parte, Simpson e Spanghero vanno in gita sulla linea della carità e sbagliano pochissimo: 9/10 in coppia. Dall’altra, le palle perse e qualche errore di troppo pesano come un macigno nonostante le triple di Leunen. Finisce in apoteosi. Tutti in piedi al PalaCarnera. Ai Rizzi non passa più nessuno da un girone intero.