Una straordinaria occasione per visitare, con la guida di un archeologo, uno dei siti più importanti di Aquileia, normalmente chiuso al pubblico e un’opportunità per vedere in anteprima il nuovo cantiere di scavo del teatro romano.
Martedì, 7 luglio, a partire dalle 17.00, si potrà accedere, infatti, alla “Casa delle Bestie Ferite”, un edificio ubicato nel settore settentrionale dell’antica Aquileia romana, in un ricco quartiere residenziale, sviluppato lungo il tratto urbano della Via Annia.
La casa prende il nome dallo splendido mosaico che decorava la sala di rappresentanza più importante e che costituisce una delle più compiute espressioni della produzione musiva aquileiese di età tardoantica.
L’open day, organizzato dall’Università di Padova, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, concessionaria dello scavo per conto del MiBACT, la Fondazione Aquileia ed il Comune di Aquileia, prevede una visita guidata con la prof.ssa Monica Salvadori, direttore dello scavo, e con i suoi collaboratori, e una piccola esposizione temporanea dei reperti rinvenuti durante le ormai numerose campagne di scavo.
Siamo alla IX campagna nel sito, finanziata dalla Fondazione Aquileia e da Arcus e condotta, sempre dall’Università di Padova, con scopi scientifici e didattici. Lo scavo, che terminerà il prossimo 10 luglio, vede, infatti, non solo la presenza di docenti archeologi ma anche il contributo attivo degli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale in archeologia dell’Università di Padova
In caso di elevata affluenza, la visita sarà organizzata per turni, fino alle ore 20.00. In caso, invece, di maltempo l’Open Day sarà rinviato al giorno 8 luglio, alle ore 10.00.
La “casa delle bestie ferite” appartiene ai quartieri settentrionali dell’antica città. Il primo impianto risale al I secolo a.C. – inizio del I secolo d.C., ma la fase di maggior pregio si data al IV secolo quando vennero realizzati nuovi vani con decorazione musiva geometrica e figurata. Intorno ad una corte centrale lastricata, si affacciano gli ambienti di soggiorno e di rappresentanza. Tra questi, una vasta sala decorata con un mosaico nel quale sono raffigurate scene di caccia con animali feriti e personificazioni delle Stagioni. Accanto ad essa, un vano con un pavimento musivo raffigurante un personaggio femminile, forse la padrona di casa, che sostiene un bocciolo con la mano destra e un cesto di rose con la sinistra, tra rappresentazioni di pesci e volatili.
A seguire, nella stessa giornata verrà effettuata anche una visita guidata alla nuova area di scavo, situata tra il Foro e la Grandi terme, dove recentemente è stato portato alla luce, grazie ad un’indagine mirata e finanziata della Fondazione Aquileia e al lavoro di scavo e di ricerca del prof. Andrea Ghiotto, docente dell’Università di Padova, l’antico teatro romano.
L’ipotesi dell’esistenza dei resti di questo importante edificio dell’Aquileia romana nella zona in cui è stato effettuato lo scavo, era stata formulata, in tempi passati dall’archeologa Luisa Bertacchi. Ipotesi ora felicemente avvalorata dal ritrovamento di un buon tratto di muro curvilineo, dal quale si dirama una serie di strutture radiali secondo il caratteristico impianto di molti edifici di spettacolo di età romana.
L’indagine eseguita quest’anno e che proseguirà, per ulteriori approfondimenti nel 2016, si inserisce nell’ambito della nuova programmazione degli interventi di ricerca nel sito di Aquileia che vede coinvolti in un’azione comune la Soprintendenza e la Fondazione Aquileia.