Cosa significa essere giovani artisti nella provincia europea? Quanto è complesso esprimere la propria creatività in una lingua minoritaria? La lingua può determinare una diversa sensibilità artistica? Come si sposano le proprie radici culturali con il bisogno di contaminazione e innovazione? Sono queste alcune delle domande alle quali INT/ART, serie di 15 brevi documentari (13 minuti ciascuno) diretti dal regista udinese Dorino Minigutti, intende cercare risposta. INT/ART (dove “int” sta per gente e “art” per arte) vuole stimolare una riflessione sull’influenza e il ruolo che l’identità linguistica e culturale hanno per i giovani creativi nelle diverse discipline artistiche.
Il progetto, realizzato dalla società Agherose di Udine (un team di professionisti della comunicazione audiovisiva) con il contributo dell’ARLeF (Agjenzie regjonâl pe lenghe furlane) e del Fondo regionale per l’Audiovisivo, si articola in tre serie da cinque puntate: musica, arti visive, scrittura, teatro e danza. La prima serie ha come protagonisti i musicisti delle ultime generazioni, rappresentanti di generi musicali che combinano più elementi di interesse, i quali spaziano dal virtuosismo esecutivo all’originalità dei testi; dalla propensione a raccontare la propria terra alla capacità di trascinare il pubblico durante le performance.
«Il progetto di INT/ART rappresenta una delle ottime produzioni che, confermando la verve creativa e l’alta professionalità dei produttori indipendenti friulani, l’ARLeF ha potuto sostenere nell’ultimo periodo – dice Lorenzo Fabbro, presidente dell’Agenzia – . I punti di forza di questa serie di documentari, pensati sia per la televisione che per il web, sono la contemporaneità dei temi e delle storie raccontate, con al centro giovani, arte, creatività, lingue e territorio. INT/ART è un progetto che potremmo definire glocal, friulano per la lingua veicolare, ma internazionale per i temi e la portata divulgativa, che sicuramente sarà apprezzato anche fuori dal Friuli».
«Il sostegno ai progetti in lingua friulana – aggiunge il direttore del Fondo regionale per l’Audiovisivo, Paolo Vidali – è perfettamente in linea con i compiti del Fondo che sono quelli del prioritario sostegno alla produzione locale. Ma, oltre a un contenuto culturale originale, come tutti gli altri, devono essere progetti di assoluta qualità e a circuitazione larga».
«È interessante osservare il rapporto che lega la produzione di un artista con la sua lingua madre – afferma il regista Dorino Minigutti -. Non è solo una relazione basata sulle parole. È un legame intenso che, paradossalmente, possiamo trovare anche nell’assolo di un batterista jazz».
Secondo Guido Corso, direttore della Sede Rai Fvg e Gioia Meloni, capostruttura delle programmazioni in lingua italiana della Rai Fvg, le tematiche proposte dal progetto INT/ART sono di grande interesse ed è per questo che hanno trovato spazio di trasmissione anche oltre la programmazione annuale in lingua friulana, prevista dal contratto di servizio, che è di oltre 90 ore l’anno.
«Visti i tempi difficili e confusi nei quali viviamo – ha concluso il presidente della Commissione cultura della Regione, Vincenzo Martines – la sensibilità interpretativa degli stessi da parte degli artisti diventa assai utile come contributo all’orientamento. Ascoltare la loro voce, dunque, soprattutto quando essa si esprime in lingua friulana, è una necessità».
Grazie alla collaborazione con la sede Rai per il Friuli VG, la prima serie (3 puntate con 5 interviste) sarà trasmessa, con il seguente calendario: Dek Ill Ceesa (rapper), Elsa Martin (cantante), domenica 12 febbraio alle ore 10.35, Rai3; in replica, mercoledì 15 febbraio, alle ore 21.50, Rai3 bis CH.103; Rudy Citossi (cantautore) e Caia Grimaz (cantante), domenica 19 febbraio, alle ore 10.35, Rai3; in replica, mercoledì 22 febbraio, alle ore 21.50, Rai3 bis CH.103; Alessandro Mansutti (batterista), domenica 26 febbraio, alle ore 10.50, Rai3; in replica, mercoledì 1 marzo, alle ore 22.05, Rai3 bis CH.103.
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