Assestamento: 9 mln euro per lavoro, formazione, famiglia e istruzione

Trieste, 29 lug – Nove milioni di euro per iniettare
immediatamente liquidità in un tessuto sociale ed economico
debilitato dall’emergenza e sostenere i quattro pilastri della
società: famiglia, lavoro, formazione e istruzione a cui si
aggiungono interventi a favore della libera professione e del
sistema cooperativo. Ulteriori interventi specifici si stanno
valutando per i settori che per ora restano esclusi.

E’ la sintesi del messaggio portato in Aula, oggi, dall’assessore
regionale al Lavoro che ha spiegato gli emendamenti, le finalità
e la distribuzione delle risorse durante l’esame
dell’assestamento di bilancio 2020-22.

I 9 milioni di euro saranno ripartiti per sostenere le misure a
favore delle politiche attive del lavoro con incentivi alle
imprese per l’assunzione di disoccupati (3 mln), per la
cosiddetta norma “attira imprese” (2 mln), per i cantieri lavoro
(1 mln), per scuole e prima infanzia (1,6 mln) e per immettere
risorse aggiuntive a favore del sistema delle cooperative per le
attività svolte in regime di Covid (600mila), per l’Agenzia
regionale per il diritto agli studi superiori (700mila euro) e
per soddisfare alcune esigenze contingenti con altre poste minori.

Nel dettaglio, i 3 mln dedicati alle politiche attive del lavoro
riguardano gli incentivi alle imprese per l’assunzione di
disoccupati e per la trasformazione di rapporti di lavoro ad
elevato rischio di precarizzazione in rapporti a tempo
indeterminato a favore di persone residenti in Friuli Venezia
Giulia da almeno 5 anni; i 2 milioni saranno invece destinati
alla cosiddetta norma per attrarre investimenti, che ha
l’obiettivo di incentivare le imprese ad investire in Friuli
Venezia Giulia e ad assumere personale, almeno 10 persone a tempo
indeterminato. Infine 1 milione di euro, che si aggiunge ai 2,6
mln già stanziati a bilancio, andrà ai “cantieri lavoro” con
l’obiettivo di garantire occupazione a persone senza impiego e
regolarmente iscritte al Centro per l’impiego di riferimento
(Cpi) per mansioni di pubblica utilità attraverso i Comuni.

L’assessore ha spiegato che si tratta di un intervento veloce e
straordinario per dare respiro sia al territorio sia alle persone
in cerca di impiego e si inserisce in un contesto di misure e
azioni messe in campo dalla Giunta regionale per fronteggiare
l’emergenza.

Un intervento, secondo l’esponente della Giunta, costante e
garantito nei confronti dei cittadini che non si sostituisce ma
si somma a tutte le attività delle politiche attive del lavoro
già in essere.

Le risorse per l’infanzia e l’istruzione (1,6 mln euro) saranno
invece utilizzate per il contenimento delle rette (6 mln già a
bilancio 2020 e 700 mila euro in assestamento), per le sezioni
Primavera a favore dei bambini tra i 24 e i 36 mesi d’età (700
mila bilancio 2020 ai quali si aggiungono 100 mila assestamento)
e per le scuole paritarie (2,7 milioni bilancio 2020 e ulteriori
800 mila euro in assestamento).

In questa cornice si sono attivate le risorse dal Fondo sociale
europeo (Fse) (8,9 milioni di euro) per interventi straordinari
volti ad arginare gli effetti dell’emergenza da Covid-19 e a
garantire sostegno e liquidità al tessuto sociale,
dell’istruzione e produttivo. Le poste più significative
riguardano gli incentivi rivolti alle imprese per l’assunzione di
disoccupati, con contratti di lavoro a tempo determinato o a
tempo indeterminato (3 mln) e le risorse destinate agli
investimenti in nuove tecnologie, all’acquisto di dispositivi
digitali per le scuole e alla formazione specializzante (2
milioni e 400mila euro).
ARC/LP/al

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