Assestamento: Salute, 14,7 mln di avanzo del Ssr reinvestiti in sanità

Trieste, 30 lug – La sensibilizzazione del Governo sul tema del
controllo dei confini è stata al centro dell’intervento del
vicegovernatore con delega alla salute durante l’analisi da parte
del Consiglio regionale del disegno di legge inerente
l’assestamento di bilancio 2020, al quale seguirà un’ulteriore
manovra economica in autunno. Per la Regione è infatti
fondamentale un’azione di verifica degli arrivi in Italia, sia da
Paesi dell’Ue sia extra Ue, per evitare che accessi incontrollati
da parte di persone provenienti da nazioni sottoposti a
restrizioni a causa del Coronavirus vanifichino gli sforzi
compiuti da tutta la comunità regionale e dall’intero Paese nei
mesi del lockdown.

Intervenendo in merito personale del comparto sanitario, il
vicegovernatore ha rimarcato di aver avuto nel periodo che va dal
25 febbraio al 2 luglio 30 incontri tra ordini professionali,
categorie e sigle sindacali alcuni di questi anche sul tema della
premialità e che l’obiettivo della Regione in questo contesto è
garantire un degno riconoscimento a coloro che hanno rischiato la
propria vita per assistere i malati di Covid-19 e contrastare la
diffusione del virus in Friuli Venezia Giulia. La Regione
proseguirà quindi il confronto con i sindacati, auspicando di
raggiungere, nel minor tempo possibile, un accordo soddisfacente
per tutte le parti in causa.

Secondo quanto previsto dal disegno di legge, verranno messi a
disposizione del sistema sanitario regionale 14,7 milioni di euro
derivanti dall’avanzo complessivo che il Servizio sanitario
regionale ha registrato nel 2019, frutto dei risultati positivi
di esercizio di cinque delle sei aziende che lo componevano, per
un valore di oltre 8,4 milioni di euro, e delle economie di spesa
sulle attività sovraziendali per 7,2 milioni di euro. Una parte
dei fondi verrà impiegato per ripianare le perdite di 950mila
euro registrate dall’Azienda sanitaria pordenonese, lasciando
così al sistema un attivo di 7,4 milioni. A questi si sommano i
7,2 milioni derivanti dalle economie di spesa sulle attività
sovraziendali, che verranno utilizzati per sopperire alle
esigenze di parte corrente del Servizio sanitario regionale per
l’anno in corso.

In ambito sociosanitario la Giunta ha inoltre previsto tramite un
apposito emendamento che consente alle aziende sanitarie di
riconoscere ai gestori dei centri diurni, e quindi di ristorare,
le spese riconoscibili ai sensi dell’articolo 48 del decreto
legge 18/20, che sono state sostenute durante il periodo di
sospensione delle attività, tra cui quelle per gli interventi
alternativi, per i costi generali e altri costi incomprimibili.

Per quanto riguarda il Terzo settore, la Regione ha inoltre
previsto alcune variazioni tabellari che consentiranno di
soddisfare tutte le domande di contributo presentate per progetti
di volontariato (155 mila euro tra il 2020 e il 2021) e la
cooperazione sociale (170mila euro).
ARC/MA/al

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