è un progetto, pensato da Uponadream e ProspettivaT, in collaborazione con Coordinamento Sociosanitario dell’A.A.S. n°3 “Alto Friuli – Collinare – Medio Friuli”, Cooperativa Itaca, ANFFAS “Alto Friuli” e Volo Libero Friuli, che nasce dalla volontà di dare visibilità ad un tema delicato e importante che è quello relativo alla qualità della vita e alla reale inclusione sociale delle persone con disabilità e di chi, con qualche supporto, sta intraprendendo un percorso verso la massima autonomia possibile.
Il risultato ultimo dell’iniziativa è stata la realizzazione di un cortometraggio/documentario che ha visto alcuni ragazzi frequentanti i Servizi SIRIO (servizio che si propone di accompagnare persone con disabilità ad alto funzionamento verso la migliore collocazione occupazionale) e CSRE di Gemona (centro diurno che si prefigge di sostenere, potenziare e mantenere le diverse abilità quotidiane) cimentarsi nella recitazione.
La struttura del docufilm è pensata per documentare da un lato il reale lavoro giornaliero che i ragazzi svolgono e dall’altro per testimoniare lo sforzo sperimentato nel mettere in gioco loro stessi in attività decisamente nuove ed impegnative.
I partecipanti al progetto, infatti, hanno intrapreso un percorso che li ha avvicinati al mondo del volo libero.
Il documentario tocca temi quali quelli della paura del vuoto o di volare. Questi, anche in termini metaforici, sono occasioni e opportunità uniche per dimostrare come chiunque possa sfidare i propri limiti e trovarsi nella condizione di evolvere superando le barriere, spesso mentali, che portano le persone a dire “non ce la posso fare”, o rispondendo a tono a chiunque dica “non ce la farai mai”.
Il messaggio che il filmato vorrebbe trasmettere è quello di porre lo spettatore nella condizione di chiedersi cosa sia in realtà la disabilità e quanti siano i pregiudizi da abbattere rispetto ad essa, dimostrando come questa possa essere intesa come qualcosa che tutte le persone vivono sotto forma di paure, inibizioni e blocchi che limitano la vita.
I limiti, i timori, le problematiche, ma anche le speranze, le aspirazioni e i sogni dei ragazzi coinvolti in questo documentario potrebbero ben rappresentare il desiderio di riscatto e realizzazione che è proprio di ogni essere umano desideroso di vivere pienamente la propria esistenza al di là dei giudizi esterni, imparando a guardare i punti di incontro tra le persone senza farsi ingannare dalle differenze.