L’ATLETICA DOLCE NORD EST E LA SLOVENIA VINCONO LA 60^ TRE RIFUGI
Ben 126 le squadre al via della storica staffetta di corsa in montagna.
COLLINA DI FORNI AVOLTRI – Sono l’Atletica Dolce Nord Est e la Slovenia i vincitori della 60^ edizione della Staffetta Tre Rifugi che si è corsa oggi a Collina di Forni Avoltri. Ben 126 le squadre al via che hanno dato vita a un’avvincente lotta per il podio sia al maschile che al femminile.
LA GARA MASCHILE – Tra gli uomini dopo 5 anni è tornata al successo la squadra allestita dal presidente Stefano Chiabai, che ha schierato due nazionali di corsa in montagna come Isacco Costa e Lorenzo Cagnati nelle prime due frazioni e in discesa quel Lengen Lolkurraru che già un anno fa in discesa fece spettacolo. Il suo 16’02’’ allora però non bastò per vincere, ma il keniota quest’anno ha saputo addirittura migliorarsi, scendendo dal Rifugio Marinelli al Collina in soli 15’34’’ e riuscendo a superare sia la Gran Bretagna che la Gemonatletica. Il terzetto friulano si ripresentava con l’assetto delle vittorie del 2019 e 2021: Tiziano Moia in salita, secondo alle spalle del britannico Steward, Giulio Simonetti sullo Spinotti, e Andrea Fadi in discesa. Simonetti era riuscito a dare il cambio per primo a Fadi, ma il crono pazzesco di Lolkurraru ha deciso la gara e riportato alla vittoria la società di Nimis. 1h13’36 il tempo finale della Dolce Nord Est, 22’’ meno dei britannici e miglior crono almeno dell’ultimo decennio. Altissimo il livello della gara se si pensa che in salita i migliori sono stati appena sopra i 30’ (30’06’’ Steward e 30’24’ Moia – solo due atleti in 60 edizioni sono scesi sotto questo limite) e che sullo Spinotti il 25’53’’ di Cagnati e il 26’18’’ di Simonetti sono inferiori ai migliori tempi delle ultime edizioni. Quarta l’Aldo Moro A di Micheal Galassi, Tadei Pivk e Nicolò Francescatto. Quinta la Slovenia A di Timotej Becan, Klemen Spanering e Gasper Bregar. Due prime volte poi al sesto e al settimo posto, con Sfondominio n.1 di Mihail Sirbu, Gabriele Del Longo e Raffaele Teza e poi con la squadra A della Sportiva Prealpi Giulie, in gara con il vicecampione italiano vertical Andrea Elia, Massimo Garlatti e il presidente Marco Rossetto. A completare la top ten l’Aldo Moro B (Rok Bratina, Della Mea, Di Centa), la Slovenia B (Miran Cvet, Simon Alic, Matic Plaznic) e la Timaucleulis A (Giuseppe Montello, Mirco Romanin, Stefano Nascimbeni).
LA GARA FEMMINILE – Bella gara anche al femminile, dove alla fine a trionfare, come un anno fa, è stata la Slovenia. Decisiva anche qui la discesa, con la specialista Ana ?ufer che ha superato la britannica Holly Page e ha potuto far sventolare al traguardo la bandiera del suo paese. Con lei in prima frazione Varineja Drasler e sullo Spinotti Petra Tratnik, che già una posizione aveva recuperato rispetto alla terza piazza al Volaja. 1h31’37’’ il crono della squadra vincitrice, più alto di un anno fa ma comunque sufficiente per la nuova affermazione.
Tutto straniero il podio in rosa, visto che alle spalle della Slovenia e della Gran Bretagna di Page Fan e Williamns si è piazzato un altro terzetto dal Regno Unito, il Team Innov-8 Uk. Quarta l’Aldo Moro Paluzza di Dimitra Theocharis, Alice Cescutti e Sara Nait e quinta l’Atletica Buja di Arianna Del Pino, Martina Ottogalli e Caterina Stenta.
CURIOSITA’ – Nel complesso un grande successo per l’Unione Sportiva Collina del presidente Luca Caneva, con ben 36 squadre in più al via rispetto a un anno fa, tanti volti nuovi e tanti giovani al via in mezzo ai veterani, e un folto pubblico che ha animato non solo il centro del paese per seguire partenza e arrivo, ma anche i sentieri tra i tre rifugi che danno il nome alla gara e l’area del tendone che ha ospitato le premiazioni.
Tra le curiosità la prima volta per un team nazionale da Malta, che si è classificato al venticinquesimo posto, e il record di partecipazione al femminile, con ben 29 terzetti al via.
Applausi per Roberto Sbrizzai, classe 1949, che ha corso la Tre Rifugi per la quarantacinquesima volta. In squadra con lui in discesa il pari età Giacomo Varnerin, oltre le trenta partecipazioni.