Il lockdown inizierà domani e dovrebbe durare per i vaccinati fino al 13 dicembre, mentre le restrizioni continueranno per i non vaccinati. Il governo del paese pensa che la chiusura di tutte le attività sia ancora, a distanza di due anni dall’inizio della pandemia, la miglior risposta all’aumento dei contagi.
Il lockdown sarà totale, simile a quello che è stato fatto in Italia, ma meno restrittivo.
Si alle lezioni in presenza a scuola (obbligo mascherina per tutti, e per gli studenti più grandi anche obbligo di FFP2) e al lavoro in presenza. Si potrà andare dal medico e fare la spesa oltre alle passeggiate all’aria aperta. Tutto il resto sarà vietato, quindi, i negozi che non vendono beni di prima necessità saranno chiusi, chiusi i luoghi di cultura, musei, cinema, teatri e istituti culturali di ogni tipo. Stesso discorso per ristoranti, palestre, parrucchieri, centri massaggi.
In Austria tutte le associazioni di categoria costrette allo stop appoggiano l’ultima scelta del governo. “Deplorevole ma necessaria”, dichiara la Federazione delle industrie. “Dato il sistema sanitario sovraccarico e in vista della stagione invernale era inevitabile”, conferma Robert Seeber, responsabile del turismo alla Camera di commercio. E il collega di cinema e cultura aggiunge: “Temo che per il nostro settore saranno più di 20 giorni di chiusura. Ma sono davvero sollevato che questa soluzione sia arrivata: eravamo al limite”.
L’Austria sta pensando di continuare con il lockdown anche dopo il 12 dicembre per i non vaccinati e di introdurre l’obbligo di vaccino dal 1° febbraio, (sanzioni amministrative per chi non rispetta).