Trieste, 19 lug – “E’ stato un percorso difficile ma
entusiasmante che ha segnato il culmine dell’esercizio della
nostra autonomia, coerente con quanto ci hanno chiesto di fare
nel 2013 i cittadini e le cittadine di questa piccola ma moderna
regione europea”. Lo ha affermato l’assessore regionale alle
Autonomie locali Paolo Panontin, commentando l’approvazione oggi
alla Camera dei deputati della legge costituzionale che modifica
lo Statuto della Regione Friuli Venezia Giulia, cancellando, tra
l’altro, le quattro Province esistenti.
Sottolineando come “siamo di fronte a un cambiamento radicale e
necessario, condiviso nel 2014 da tutte le forze politiche del
Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia”, Panontin ha
ricordato in particolare “la facoltà, introdotta dalla legge, per
i diciottenni di poter essere eletti in Consiglio regionale: per
una Regione ‘anziana’ come il Friuli Venezia Giulia, è un passo
anche simbolico di apertura ai nostri giovani che devono poter
portare le loro istanze di rinnovamento nel cuore delle
istituzioni e degli organi legislativi”.
“Anche l’abbassamento da 15.000 a sole 5.000 firme necessarie per
indire i referendum popolari – ha aggiunto Panontin – segna un
passo importante, di fiducia e partecipazione dei cittadini alla
gestione della cosa pubblica. Un passaggio rilevante infine è
quello relativo all’associazionismo tra gli Enti locali che – ha
concluso – ha dato definitiva copertura statutaria alla riforma
introdotta con la legge regionale 26/2014”.
ARC/RM/com
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