Autostrade: a Trieste Lisert due nuovi caselli

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Trieste 6 luglio 2011 – Due piste in più “in uscita” (dalle attuali 7 sono passate a 9) in direzione Trieste, un impianto segnaletico in grado di “guidare” gli utenti e utilizzo di personale ausiliario di piazzale, i cosiddetti “movieri”, per indirizzare il flusso delle vetture. E’ l’intervento d’emergenza (quello definitivo rientra nei lavori della terza corsia) che Autovie Venete ha effettuato alla barriera di Trieste Lisert,  in vista dell’incremento estivo del traffico. Quasi due milioni di euro per un lavoro eseguito a tempo di record (poco più di novanta giorni), con l’obiettivo di ridurre al massimo i disagi di chi è diretto verso le località turistiche. “Le due piste in più sono in grado di smaltire 150 veicoli all’ora, con una riduzione della coda anche di 2 chilometri” – ha affermato l’assessore regionale a Viabilità e Trasporti e vice Commissario per la terza corsia Riccardo Riccardi, durante il sopralluogo, effettuato oggi, e al quale ha partecipato anche il direttore centrale della Polizia Stradale, Roberto Sgalla.  “La barriera del Lisert  – ha spiegato Riccardi – è la seconda criticità della nostra rete autosradale, dopo il “collo di bottiglia” rappresentato dall’innesto del Passante di Mestre con il tratto autostradale della A4 in direzione Trieste”.  “Lì, infatti, si sono spostate le code di Villabona – ha aggiunto –   e lì era necessario  intervenire”. I lavori, grazie all’utilizzo delle procedure commissariali che consentono di ridurre notevolmente i tempi, si sono conclusi, come previsto il 30 giugno. “Preziosa la collaborazione del Comune di Doberdò del Lago – ha fatto notare Riccardi – la cui disponibilità ci ha permesso di lavorare velocemente anche in un territorio critico dal punto di vista ambientale e soggetto a numerosi vincoli”. Le nuove opere, il cui costo è di poco inferiore al milione di euro, hanno interessato unicamente una porzione interna del piazzale, dove è stata rimossa  una parte delle barriere stradali, dei punti luce e della pensilina che proteggeva  la zona riservata al parcheggio delle auto aziendali, la demolizione di una cabina e la rimozione di un’aiuola in terra che separava il piazzale di uscita dalle piste in ingresso oltre, naturalmente, alla demolizione della pavimentazione stradale nell’area di costruzione delle nuove cabine di esazione. A ciò si sono aggiunti tutti i lavori sugli impianti accessori, dallo smaltimento delle acque, al rifacimento degli impianti elettrici per l’alimentazione delle cabine e dell’illuminazione fino all’implementazione dei sistemi tecnologici. L’attivazione delle due nuove piste porterà sicuri miglioramenti, velocizzando il flusso dei mezzii in transito “ma non eliminerà le code, sia chiaro – ha precisato Riccardi – perché la A4 Venezia Trieste resta comunque un asse autostradale sottodimensionato rispetto alle necessità e questo, durante l’estate, con picchi di transiti giornalieri che superano i 160 mila mezzi quan do la media è di 110-120 mila, è ancora più evidente. Al sopralluogo erano presenti il prefetto di Gorizia, Maria Augusta Marrosu, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Doberdò del Lago, Daniel Jarc, il comandante regionale della Polstrada Luciano D’Agata e quello della sezione provinciale di Gorizia Gianluca Romiti, il comandante del Coa Damiano Pica,l’ing. Paolo Bortolato per l’Anas di Venezia-Mestre, il vice presidente di Autovie Venete Enzo Bortolotti e il direttore generale della Concessionaria, Enrico Razzini.