Intensificazione dei controlli documentali in prossimità dei confini, intensificazione dei controlli tecnici sui veicoli con i centri mobili di revisione con stabile dislocazione di almeno uno in Fvg, proporzionalità dei controlli di vettori italiani ed esteri in funzione della circolazione veicolare, rendere obbligatorio il telepass sui veicoli stranieri, per favorirne il controllo sul territorio. sono i suggerimenti al Prefetto di Trieste, Francesca Adelaide Garufi dagli autotrasportatori in conto terzi, per risolvere o arginare la “sleale” concorrenza dei vettori esteri in Fvg. Denis Durisotto per Confapi Fvg, Ezio Castelletti per Confindustria FVG e Giosualdo Quaini per la FITA-CNA Fvg hanno evidenziato come il settore in regione si sia ridimensionato di oltre un quarto dal 2008, e come il fenomeno si correli alla dislocazione geografica del Fvg, porta d’ingresso dei vettori dell’Europa centro orientale, comunitari o no, che possono avvalersi di una struttura di costi di esercizio inferiori a quelli dei vettori locali e italiani. Cui si aggiungono – è stato ribadito – abusivismo e gravi irregolarità nelle norme sulle relazioni di traffico internazionale, e nelle regole del cabotaggio (il trasporto interno a uno Stato membro dell’Unione europea, che entro certi limiti può essere svolto da altri vettori comunitari, esclusa la Croazia). Recentemente sono stati sottoscritti diversi protocolli che coinvolgono Stato e Regione, ottenendo risultati ma non in grado di arginare il fenomeno. Il Prefetto, per parte sua, ha concordato sulle preoccupazioni e sulle ragioni di fondo espresse dalla categoria, riconoscendo la peculiarità della situazione del Friuli Venezia Giulia in questo campo rispetto al resto del Paese, e ha assicurato la massima attenzione nell’adozione di misure atte a fronteggiare quanto prima i fenomeni evidenziati. In tal senso le parti hanno convenuto di incontrarsi nuovamente nel gennaio 2015 per fare assieme il punto della situazione.
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