Programma d’eccezione e grandi esclusive nazionali per la Fiera della Musica 2010 di Azzano Decimo, eccellenza estiva del progetto Musica Azzano Decimo, giunta quest’anno al traguardo dell’11^ edizione come sempre promossa e curata dall’Assessorato alla Cultura del Comune. A scandire il programma, dal 15 al 17 luglio, sarà un cast musicale di ‘all stars’, e come sempre non mancheranno coinvolgenti iniziative collaterali, dall’ormai tradizionale Mostra del Disco usato e da collezione, al concorso per gruppi emergenti, che si è affermato quale ambita vetrina per le giovani band in ascesa sulla scena nazionale e centro-europea. Per info e biglietti: Ufficio Cultura del Comune di Azzano Decimo, tel. 0434.636720, e attraverso Circuito BoxOffice – Siti internet www.fieradellamusica.it, www.ticketone.it, www.boxol.it, www.azalea.it Fiera della Musica 2010 è realizzata con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha riconosciuto Fiera della Musica organismo culturale di interesse regionale, della Provincia di Pordenone, di Banca FriulAdria Crédit Agricole e della Fondazione Crup e fa parte del Circuito Music and Live – Ospiti di gente unica.
I riflettori di questa edizione 2010 sono innanzitutto puntati sul concerto-evento che vedrà protagonisti Iggy and The Stooges, di scena per l’unica data nazionale venerdì 16 luglio alla Fiera, presso l’Area Palaverde: riunita agli storici Stooges, l’iguana Iggy catapulterà sul palco azzanese il suo rock ruvido, trasgressivo e visionario, e le sue “selvagge” trovate sceniche. Com’è noto, anche la Rock and Roll Hall of Fame ha recentemente aperto le sue sacre porte ad Iggy and the Stooges, a riconoscimento di gesta musicali che hanno segnato la storia della musica contemporanea (biglietto: € 27 + € 3 prevendita). Per gli spettatori della Fiera della Musica, sarà un’occasione davvero unica per ritrovare Iggy Pop in versione live, a pochi mesi dall’uscita dell’atteso film dedicato proprio all’istrionico rocker: si intitola “The Passenger”, infatti, la pellicola biografica dedicata a Iggy e alla sua carriera con gli Stooges, diretta da Nick Gomez e prevista nelle sale entro il 2010. Sul grande schermo la rockstar sarà interpretata da Elijah Wood, il giovane protagonista della trilogia “Il Signore degli anelli”. Pare che ad individuare il suo alter ego cinematografico sia stato lo stesso Iggy Pop, sin dall’inizio del progetto, e che Wood abbia rivelato «di essere molto impaurito di interpretare Iggy, perché lui è uno dei suoi fan più grandi e non vorrebbe essere “la persona che manda tutto all’aria”». Special guest della serata del 16 luglio saranno i mitici Gang of Four, per la prima volta in Italia, attesi proprio a luglio con la pubblicazione del nuovo album “Content”. Ad Azzano la band, annoverata nella più alta tradizione della scena post punk e vicina a gruppi come Stranglers, The Fall e Clash, porterà il meglio del suo repertorio, e dopo oltre venti anni riproporrà la formazione che includeva i grande fondatori di Gang of Four, entrati nella storia della musica con la registrazione, nel 1978, dell’album ‘Entertainment’.
E di seguito, sempre venerdì 16 luglio, ci si potrà immergere nelle suggestioni della notte estiva con il djset del Dj Ringo di Radio Virgin, voce e volto fra i più amati del dj e vj setting nazionale, da molti anni nel cuore degli ascoltatori per un programma cult, “Revolver”, lanciato dalle frequenze di Radio 105 e ora in onda sulla web Radio Virgin Italia.
Ad aprire Fiera della Musica 2010 sarà, giovedì 15 luglio, una serata raffinatissima, nel segno della migliore new wave internazionale: alle 21.15 il sipario del Teatro Mascherini di Azzano Decimo si alzerà su Marc Almond, il celebre cantante dei Soft Cell, elegante protagonista del sound inglese, affermatosi anche con un’importante carriera solistica e divenuto una vera icona della scena musicale Synthpop/New Wave. Ad Azzano Decimo l’artista presenterà il suo album da solista uscito proprio in questi giorni, Varieté, composto da 16 brani originali (biglietto: € 20 + 3 € diritti di prevendita).
Sabato 17 luglio la serata finale di Fiera della Musica 2010 con un’ulteriore e imperdibile proposta: innanzitutto il doppio e imperdibile appuntamento con il sound originalissimo dei White Lies, di scena ad Azzano Decimo in esclusiva nazionale nell’ambito di un tour che tocca i maggiori Festival europei. Un solo singolo, “To Lose My Life”, sospeso fra atmosfere dark e new wave, aveva garantito ai White Lies – Harry Mc Veigh voce, Charles Cave basso e Jack Lawrence Brown batteria – il successo planetario e la vetta delle classifiche UK degli album. Ora quel risultato è stato bissato dalle atmosfere cupe ed oscure del nuovo estratto, “Death”, che riecheggia molta new-wave anni ’80 e descrive atmosfere scure e raccolte, ma capaci di esplodere in un attimo con eclettismo pop-rock davvero invidiabile per la sua carica e la sua energia. Secondo set della serata finale nel segno dei Baustelle, ovvero Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini, reduci dalla freschissima registrazione del nuovo lavoro stabile ai vertici delle classifiche, “I mistici dell’Occidente”, prodotto da Pat McCarthy, artefice di molti successi di REM, U2 e Madonna. I Baustelle si sono consolidati come una delle band più innovative, raffinate e di spessore del panorama musicale italiano. Alla Fiera della Musica i Baustelle saranno accompagnati dal Gnu Quartet: un’alchimia che, come dimostrato nei primi concerti di Roma, produce risultati sonori davvero memorabili.
Come anticipato, numerose saranno le iniziative che arricchiscono il programma di Fiera della Musica 2010: a cominciare, sabato 17 luglio (ore 15, Area Palaverde) dal consolidato Concorso per Gruppi Emergenti, vero e proprio trampolino di lancio per le band che ogni anno partecipano con energia ed entusiasmo. Le formazioni selezionate – Next Point di Transacqua (TN), Scotch Ale di Conegliano (TV), Wishin’ Cap di Imola (BO), Antonino Barresi Project di Bologna, The Woodlands di Fermignano (PU), Rio’ S Project di Paderno Dugnano (MI), La Corte dei Folli di Arzignano (VI), B.a.n. Klan di Gorizia, Emy Besoog di San Vito al Tagliamento (PN) – si esibiranno in un repertorio di pezzi inediti, scritti e musicati interamente da loro, davanti alla giuria di esperti composta da Michele Benetello, giornalista de “Il Mucchio”, Luca De Gennaro, responsabile di “Talent & Music” per MTV Italia, Ricky Russo giornalista de “Il Piccolo” e dj di Radio Capodistria, Luca Frazzi redattore di “Rumore”, Eva Poles cantante dei Prozac+ e collaboratrice del progetto “Rezophonic”.
Grande attesa anche per l’appuntamento irrinunciabile con la Mostra mercato del Disco usato e da collezione, in programma nell’Area Palaverde per le giornate di venerdì 16 e sabato 17 luglio: come sempre, uno spazio dedicato agli appassionati del disco in vinile e a chi si propone di scambiare, comprare o vendere dischi e gadget musicali con collezionisti provenienti da tutta Italia, Austria, Slovenia, Francia, Olanda e Germania.
con preghiera di diffusione
Info stampa: volpe&sain – 040762667- ufficiostampa@volpesain.com
AZZANO DECIMO, 15 – 16 – 17 LUGLIO 2010
11^ EDIZIONE DELLA FIERA DELLA MUSICA
I PROTAGONISTI
GIOVEDI’ 15 LUGLIO, TEATRO MASCHERINI ORE 21.15
MARC ALMOND
Marc Almond, che si appresta a pubblicare un nuovo album da solista Varieté composto da 16 brani originali, raggiunse la notorietà come componente del duo Soft Cell: al fianco di Dave Ball ha avuto grandissimo successo, influenzando molti gruppi e una generazione di musicisti – dai Pulp, The Pet Shop Boys e Suede, a Goldfrapp fino ad Antony Hegarty degli Antony & Johnsons Fame. I suoi lavori spaziano dall’elettronica e dalla musica dance fino alle tradizionali ballate al pianoforte, come si sente nel suo ultimo album Heart On Snow. Dichiara l’influenza musicale di David Bowie, uno dei suoi eroi giovanili, ma anche di band dei primi anni Sessanta, come i Northern Soul, e della disco music. La carriera solista di Marc è stata ugualmente brillante; da Vermin in Ermine e The stars we are, che raggiunse il primo posto in classifica Something’s gotten hold of my heart, un duetto con Gene Pitney. Dall’album prodotto da Trevor Horn Tenement Symphony, che include un’altra cover di successo, The days of pearly Spencer, al suo tributo a Jacques Brel con l’album Jacques (Marc portò alla ribalta il cantante degli anni ’60 con Jacky). Da un doppio album di canzoni francesi a Heart on snow, un lavoro durato tre anni fatto per passione, registrato tra Mosca e San Pietroburgo, e sostenuto da una trasversalità di cantanti e musicisti russi. Dai duetti con Siouxsie Sioux e l’ex cantante degli Sneaker Pimps, Kelly Dayton ad una versione per banda di Say Hello, Wave goodbye, per l’album Small World della Jools Holland Big Band. Dalla sua antologia lirico-poetica A beautiful twisted night ad un’edizione limitata di un audio – libro The end of New York. Dalla sua prima autobiografia del 1999 Tainted life alla sua seconda autobiografia del 2004 In search of the pleasure palace. Da non dimenticare la reunion dei Soft Cell nel 2001 e l’album Cruelty without beauty oppure la fiorente carriera come DJ, nel suo ruolo di padrino degli Electroclash. Il 17 ottobre 2004 Almond rimase gravemente ferito in un incidente motociclistico a Londra. La sua carriera e la ripresa dell’attività artistica sono state profondamente segnata da questo evento. I suoi fans hanno accolto con una vera e propria ovazione il rientro sul palco. Nel 2007 è uscito un suo album solista dal titolo “Stardom Road”, costituito interamente da cover scelte seguendo le varie vicende della sua vita, tra le cover scelte ci sono canzoni di David Bowie, Charles Aznavour, Frank Sinatra e molti altri artisti che hanno influenzato la musica di Marc Almond.
VENERDI’ 16 LUGLIO, AREA PALAVERDE ORE 21.15
IGGY AND THE STOOGES
James Jewel Osterberg, in arte Iggy Pop, classe 1947, nasce a Muskegon, nel Michigan, da padre inglese. entrava diciassettenne a far parte degli Iguanas, come batterista: dalla militanza in quella band ereditava il nome che l’avrebbe reso celebre sulla scena musicale internazionale. Negli anni seguenti si unisce ai Prime Movers, blues band di Denver; poco dopo lascia l’università per andare a Chicago dove conosce i musicisti blues Paul Butterfield e Sam Lay. Nel 1967, ispirato da un fantasmagorico concerto dei “Doors” a cui aveva assistito, fondò gli “Psychedelic Stooges”, con Ron Asheton dei Chosen Few: debuttarono la notte di Halloween. The Stooges (noti anche come Iggy and The Stooges o Iggy Pop and The Stooges) sono considerati tra i precursori del movimento punk rock (alcuni li ritengono proprio i fondatori del movimento), quindi tra i capostipiti del proto-punk, furono tra i più influenti gruppi americani di sempre, insieme a Velvet Underground e agli MC5. Il gruppo è stato incluso al 78esimo posto nella lista degli artisti immortali stilata dalla rivista Rolling Stone.
Nei primi anni ’70, Iggy Pop attraversa la sua prima crisi legata ai problemi con l’eroina, ma riesce a riprendersi (e con lui anche la sua carriera) grazie alle cure dell’amico David Bowie che lo aiuta a registrare Raw Power a Londra nel 1972, come Iggy and the Stooges. Gli Stooges si sciolgono nel 1974 dopo un’ultima apparizione al Michigan Palace, conclusasi con una rissa tra la band e un gruppo di motociclisti del posto. Dopo lo scioglimento del gruppo Iggy attraversa una seconda crisi dalla quale si riprenderà solo nel 1977 sempre grazie a Bowie. Continua quindi a dare scalpore con le sue performances da vero rocker nichilista e autodistruttivo. Dice: “i momenti dai quali traggo maggiore energia sono quando finisco di comporre un brano e quando mi siedo in studio e finalmente me lo riascolto dopo averlo inciso e realizzo che mi piace. In quel momento mi sento Dio. Dal vivo è diverso perché trascorro le due ore prima del concerto con un nervosismo persistente addosso, mentre le due ore dopo la fine dello show mi sento libero e rilassato”. Sempre nel 1977 Iggy Pop si trasferisce con Bowie a Berlino dove pubblica i primi due album da solista, “The idiot” e “Lust for life”; nel 1986 lo stesso Bowie oltre a produrgli l’album “Blah, Blah, Blah” lo aiuta anchea salvarsi dagli abusi di alcol e droga. Negli anni ’90 Iggy continua ad offrire esibizioni live sempre indimenticabili, e inizia a dedicarsi al cinema sia con apparizioni in vari film che contribuendo alla colonna sonora come nel caso di “Trainspotting” di Danny Boyle. Una band premiata da grande successo, quella degli Stooges, e caratterizzata da diversi scioglimenti del gruppo, da fortunate pause solistiche di Iggy Pop, e da reunions a sorpresa, come quella del 2003 che riportava in scena insieme a Pop i fratelli Ron e Scott Asheton e l’ex-Minuteman Mike Watt al basso. Nei primi mesi del 2009 Iggy annunciò l’ulteriore reunion di Iggy & The Stooges, la reincarnazione – seppure incompleta – del gruppo che nel 1973 aveva dato alle stampe l’album “Raw Power”.
GANG OF FOUR
I Gang of Four sono una punk rock band fortemente influenzata da funk e dub reggae. Il loro primo disco, ‘Entertainment!’ è stato inserito nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi secondo Rolling Stone. Membri originari dei Gang Of Four erano il cantante Jon King, il chitarrista Andy Gill, il bassista Dave Allen e il batterista Hugo Burnham. In attività dal 1977 al 1984, si sono riformati due volte negli anni Novanta con King e Gill. Oggi sono tornati finalmente a suonare insieme. Recentemente, nel 2006, con la canzone “Natural’s not in it”, hanno siglato le prime sequenze del film Marie Antoinette di Sofia Coppola. Definiti i padrini della scena crossover e di un certo modo di fare punk, i Gang of Four hanno ispirato il funk punk dei primi Red Hot Chili Peppers, il crossover politicizzato dei Rage Against The Machine, e il post hardcore americano di Minutemen e Husker Du. King e Gill sono due personaggi unici che hanno inventato uno stile unico capace di durare nel tempo e proiettare i Gang of Four tra le band più apprezzate e amate di tutti i tempi. Il loro primo singolo, “Damaged Goods”, (1978, Fast Records), arrivò al primo posto delle classifiche riservate alla musica indie e venne intensamente trasmessa sui programmi radiofonici di John Peel. Ciò indusse Peel a sostenere due radio session con la band, che con varie performance dal vivo portarono il gruppo all’attenzione del pubblico internazionale. Con la EMI, nel 1979, i Gang of Four hanno pubblicato il singolo “At Home He’s a Tourist”, che entrò direttamente nel top 40 inglese. Invitati ad apparire al programma BBC Top of the Pops, se ne andarono quando gli fu chiesto di cambiare alcune parole nei testi della canzone: la versione originale di “At Home He’s a Tourist” era giudicata sovversiva per quel programma. Così il singolo fu messo al bando dalla BBC, e di conseguenza i Gang of Four persero il sostegno da parte della EMI, che all’epoca cominciò invece a concentrarsi sui Duran Duran. Anche il singolo “I Love a Man in a Uniform” fu messo al bando dalla BBC, durante la guerra nelle isole Falkland nel 1982. Nel 1984 durante un tour americano Dave Allen fu sostituito da Sara Lee dei B-52’s, e solo pochi mesi dopo uscì dalla band anche Hugo Burham. Come i Velvet Underground prima di loro, i Gang of Four influenzarono altri musicisti molto di più di quanto suggerito dalle vendite dei loro dischi. Di recente la band ha ripreso quota, dapprima con l’emergere di nuovi gruppi post-punk come The Rapture, Liars e Radio 4 e poi con l’ascesa di Franz Ferdinand e Bloc Party. Nell’ottobre del 2005 i Gang of Four hanno rilasciato un nuovo album con registrazioni scartate dai dischi ‘Entertainment!’ e ‘Solid Gold’.
RINGO DJ
DJ Ringo, pseudonimo di Rocco Anaclerio (Paderno Dugnano, 25 febbraio 1961), è l’ “alias” di una voce e di un volto fra i più amati del dj e vj setting nazionale, da anni nel cuore degli ascoltatori per un programma cult, “Revolver”, lanciato dalle frequenze di Radio 105 e ora in onda sulla web Radio Virgin Italia, di cui è direttore artistico. Ringo è anche intrattenitore radiofonico e televisivo, in particolare conduce Doctor Ringo, in onda su Rock TV. Cura settimanalmente una rubrica d’opinione sul quotidiano City. Nel 2003 ha partecipato come concorrente alla prima edizione del reality show L’isola dei famosi, condotta da Simona Ventura, su Rai Due. Nel 2006 ha fatto parte del cast del docu-reality show On the Road, dove gestiva i collegamenti nel Molise.
SABATO 17 LUGLIO, AREA PALAVERDE ORE 21.15
WHITE LIES
Il Trio inglese ha conquistato con l’album d’esordio “To lose my life” la vetta delle classifiche UK degli album. Già attiva in precedenza con il nome di Fear of Flying, la band è composta da Harry McVeigh (voce solista, chitarra ritmica, tastiere), Charles Cave (basso, cori) e Jack Lawrence-Brown (batteria). Un quarto membro della band è Tommy Bowen, che suona le tastiere solo nelle esibizioni dal vivo. La band ha pubblicato quattro singoli, Unfinished Business, Death, To Lose My Life e Farewell to the Fairground. L’album di debutto “To Lose My Life” è uscito nel gennaio 2009, e ha immediatamente conquistato il pubblico e la critica britannica. Lo stile musicale, secondo la stampa specializzata in generale, è paragonabile a quello di bands loro contemporanee come Editors e Interpol, nonché di storiche bands post punk anni ’80 quali Joy Division, Echo & The Bunnymen,Teardrop Explodes.
BAUSTELLE
I Baustelle sono assurti in breve tempo a gruppo di culto dell’indie-rock italiano. Nel 2005 è stato un colosso come la Warner a cercarli per “La Malavita”: un disco con una produzione “finalmente hi-fi”, ma anche un punto di rottura con il passato. Reduci dalla recente registrazione del nuovo lavoro“I mistici dell’Occidente”, prodotto da Pat McCarthy che è l’artefice di molti successi di REM, U2 e Madonna, i Baustelle – ovvero Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini – si sono affermati come una delle band più innovative, raffinate e di spessore del panorama musicale italiano. Alla Fiera della Musica saranno accompagnati dal Gnu Quartet: un’alchimia che, come dimostrato nei primi concerti di Roma e, andati completamente esauriti, produce risultati sonori davvero memorabili, come ha evidenziato la critica celebrando la pulizia sonora del live, e la bellezza della scenografia essenziale dello spettacolo. Consensi di pubblico e critica, un tour di successo con concerti sold out in tutta Italia, l’accoglienza entusiastica della colonna sonora del film ”Giulia non esce la sera” che è valsa loro il “Nastro d’argento” per il singolo “Piangi Roma” cantato con Valeria Golino, e molti altri episodi hanno scandito la loro ascesa nel firmamento musicale nazionale. Va segnalato che all’ultimo Festival di Sanremo il successo di Irene Grandi “La cometa di Halley” è stato firmato proprio da Francesco Bianconi, il leader dei Baustelle.
SABATO 17 LUGLIO, AREA PALAVERDE ORE 15
CONCORSO PER GRUPPI EMERGENTI
Sabato 17 luglio, dalle ore 15, presso l’Area Palaverde il testimone passerà all’energia dei ragazzi del Concorso per Gruppi Emergenti, vero e proprio trampolino di lancio per le band che ogni anno vi partecipano con entusiasmo. Le band di giovani musicisti si esibiranno sul palco suonando una rassegna scelta di brani e canzoni inedite, scritte e musicate interamente da loro, davanti ad una giuria di esperti, composta da: Michele Benetello giornalista de “Il Mucchio”, Luca De Gennaro responsabile di “Talent & Music” per MTV Italia, Ricky Russo giornalista de “Il Piccolo” e dj di Radio Capodistria, Luca Frazzi redattore di “Rumore”, Eva Poles cantante dei Prozac+ e collaboratrice del progetto “Rezophonic”.
I gruppi che parteciperanno sono:
NEXT POINT di Transacqua (TN)
Rock Giovane ed energica band, il cui intento è quello di trasmettere un messaggio sociale, ha all’attivo numerosi concerti in Trentino e non. Si è autoprodotta due album, nel 2006 e nel 2009. Un terzo album è in fase di lavorazione.
SCOTCH ALE di Conegliano (TV)
Indie rock Tornati da poco da un viaggio negli Stati Uniti, in quel di Conegliano, sono come “il trapianto di un genuino gusto di origine controllata in territorio straniero”. Così i testi, apparentemente immediati, nascondono divertite amarezze, e quella sapiente nonchalance che lascia spazio al lucido distacco. Acquistando, in seconda analisi, un valore ben più che musicale.
WISHIN’ CAP di Imola (BO)
Progressive rock I Wishin’ cap nascono a Imola nel 2001, ma solo nel 2007 la formazione si stabilizza. Il genere proposto è definibile come progressive rock, contaminato però da varie influenze. La band ha una buona esperienza scenica grazie ai molti concerti live.
ANTONINO BARRESI PROJECT di Bologna
Psichedelica Le esperienze live su scala soprattutto nazionale portano all’uscita del primo CD solista “Antide” nel 2004. Antonino, tra 2002 e 2007 partecipa e, in alcuni casi, fonda diverse formazioni musicali. Collabora con diversi artisti tra cui Skiantos, Zedoardo Martines, Marcello Colasurdo, Maschera di cera, Matteo Giorgioni e Luca Rossi.
THE WOODLANDS di Fermignano (PU)
Indie rock La band nasce ufficialmente nell’ottobre 2007 ed è influenzata da numerosi gruppi inglesi caratterizzati da sonorità principalmente indie-rock, con inevitabili richiami al Brit Pop targato anni ‘90. La band ha all’attivo numerosi live; da tali esperienze ha preso ispirazione e nome la canzone vincitrice come “miglior brano” del concorso provinciale Fanote, edizione 2009.
RIO’ S PROJECT di Paderno Dugnano (MI)
Rock Formati nell’estate del 2004, la loro musica è caratterizzata da un suono rock piuttosto incisivo e saturo. Sono stati influenzati dai Pink Floyd e dal grunge anni ’90, passando per il moderno post-rock.
LA CORTE DEI FOLLI di Arzignano (VI)
Folk, Rock La Corte dei folli nasce dall’idea che comporre musica propria sia il metodo migliore per distinguersi, musicando le proprie idee e cercando di non essere mai banali. Gli strumenti che caratterizzano il gruppo sono fisarmonica e mandolino, accompagnati da ritmi che variano dal folk al reggae, passando per il rock.
B.A.N. KLAN di Gorizia
Hip-hop L’idea del nome è antica, risale a vecchie tradizioni Vailatine. Attivi dal marzo 2008, sono due le Demo pubblicate e autoprodotte e una terza è in uscita.
EMY BESOOG di San Vito al Tagliamento (PN)
Funky, Reggae, Rock, Samba, Country, Jazz Quartetto di origine sanvitese, che, attraverso continui cambi ritmici e di genere, vuole ritrovare nella musica lo spirito di divertimento, di sperimentazione e di trasmissione emotiva che sembrano ormai persi nella musica odierna.