Trentaquattro proposte ricevute, nessun vincitore, ma cinque finalisti di cui tre pari merito, e due meritevoli comunque di una segnalazione in base ai punteggi ricevuti per le proposte progettuali presentate. Conclusa la fase delle valutazioni, affidata a una commissione composta, tra gli altri, da architetti esperti di urbanistica e paesaggio, oggi, 16 marzo, a palazzo D’Aronco è stata svelata la terna dei pari merito e i nomi degli altri due finalisti della cinquina che hanno partecipato al bando di idee per la “riqualificazione e la rifunzionalizzazione dell’ambito di piazza Primo Maggio.
I primi tre classificati pari-merito sono: l’arch. Jose Carlos Mariñas di Sevilla (Spagna); l’arch. Tommaso Michieli di Udine in raggruppamento temporaneo con l’arch. Christian Zanatta, l’arch. Davide Bortoluzzo e il geom. Roberto Zanini; l’arch. Savio Rusin di Udine in raggruppamento temporaneo con l’arch. Alessandro Comuzzi e l’arch. Livio Comuzzi. Meritevoli di segnalazione, infine, sono i progetti proposti dall’arch. Edoardo Colonna di Paliano di Milano e dall’arch. Isabella Moreale di Udine in raggruppamento temporaneo con l’arch. Micol Brezigar, l’arch. Nicola Vecchiutti e l’arch. Alessandro Azzano.
Dopo l’attento esame delle proposte progettuali la commissione giudicatrice ha ritenuto, infatti, “di non proclamare alcun progetto vincitore – si legge nelle motivazioni – in quanto pur riconoscendo la complessità dei temi proposti dal Bando e affrontati dai concorrenti, la Commissione stessa non ha trovato nessuna proposta in grado di rispondere compiutamente a detti temi”. Come detto, però, sono stati riconosciuti tre progetti con alcune soluzioni meritevoli di sviluppo e approfondimento che “purtroppo – si legge ancora – non sono state espresse in un’unica proposta tale da farla emergere rispetto alle altre”.
Ma vediamo, nel dettaglio le motivazioni che hanno spinto la commissione a segnalare i cinque progetti finalisti.
Per il progetto proposto dall’arch. Jose Carlos Mariñas, la commissione ha valutato che “il progetto è apprezzato per l’estensione della parte pedonale, che riconfigura ed estende il nucleo pedonale dell’ellisse. È condivisibile la traslazione del percorso veicolare sul lato sud, mentre rimane contraddittorio il tema dei parcheggi. Il punto critico è il sagrato della Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, che non è risolto. L’innesto viabilistico su viale della Vittoria resta problematico.”
Per il progetto proposto dall’arch. Tommaso Michieli la commissione ha ritenuto che “la soluzione di saturare a bosco la parte esterna della piazza con la radura interna risponde, in dimensione astratta, al tema della strutturazione dello spazio. In concreto il progetto non sviluppa le proprie potenzialità e contraddice gli obiettivi dichiarati e le idee fondanti il progetto stesso, soprattutto affollando la radura e, quindi, negandola.”
Per il progetto presentato dall’arch. Savio Rusin, la commissione ha rilevato che “gli elementi compositivi dello spazio sono identificati con chiarezza e nella giusta gerarchia. Il progetto si avvicina alla risoluzione della maggior parte dei temi proposti; in particolare il sagrato della Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, il fronte edificato a sud e la relazione con il giardino Loris Fortuna. La conferma della quota di viabilità sotto il colle del Castello è coerente con il resto della piazza. Il progetto del verde non risolve il tema ed è carente per l’indeterminatezza dell’area dell’ellisse.”
Inoltre, meritevoli di segnalazione risultano, nell’ordine, il progetto proposto dall’arch. Edoardo Colonna di Paliano e il progetto dell’arch. Isabella Moreale. Per il progetto primo, la Commissione ha giudicato che “la ricerca sul tema della rotatoria è compatibile con la qualità architettonica del progetto. Il progetto si concentra sulla definizione dell’ellisse. Pur riconoscendo l’interesse dell’elemento acqua, il progetto lascia non definito tutto ciò che è all’esterno. Si ritiene scarsa la riflessione su ipotesi viabilistiche alternative.” Per il secondo “il progetto – si legge sempre nelle motivazioni – scommette sul tema della topografia come strumento di costruzione dello spazio e per rispondere ai temi proposti dal Bando. Le soluzioni progettuali sono però eccessive rispetto all’ambito e al tema del concorso.”
La commissione, lo ricordiamo, era composta da da Marco Disnan, direttore del Dipartimento gestione del territorio, infrastrutture e ambiente in qualità di presidente, Joao Nunes quale esperto in architettura, urbanistica e paesaggio, Michele Reginaldi quale esperto di beni culturali locali, paesaggistici e architettonici, Giovanni Vragnaz membro designato dall’ordine degli architetti, Claudio Donada designato dall’ordine degli ingegneri.
Sempre oggi, 16 marzo, sarà inaugurata alle 17.30, nel salone nobile di palazzo Morpurgo in via Savorgnana 12 la mostra di tutti e 34 gli elaborati partecipanti al concorso di idee per la riqualificazione urbanistica, architettonica-paesaggistica e della mobilità dell’ambito di piazza Primo Maggio. Un’occasione per guardare da vicino tutte le proposte dei progettisti che sono arrivate da ogni parte d’Italia e dall’Europa. L’esposizione, a ingresso gratuito, sarà visitabile fino al 31 marzo il venerdì, sabato e la domenica dalle 17 alle 19.
Qui disponibili i progetti dei cinque finalisti
tavola-4-arch-jose-carlos-marinas-sevilla-spagna
tavola-15-arch-edoardo-colonna-di-paliano-milano