“Dovevamo vincere la partita, con la rosa del livello che abbiamo. Se non siamo riusciti a farlo è perché abbiamo commesso un errore. Siamo veramente dispiaciuti. Dobbiamo lavorare su intensità e cattiveria e fare bene con il Palermo”. Il tecnico del Napoli Rafa Benitez analizza con queste parole la sconfitta rimediata a Udine, che ridimensiona inevitabilmente attese e speranze dei partenopei, protagonisti già di due passaggi a vuoto in campionato su tre gare disputate. “È vero che non abbiamo creato tanto, ma abbiamo tenuto la partita sotto controllo, avremmo dovuto vincerla. Mi dispiace subire un gol di questo tipo, non era neanche una palla difficile”, aggiunge. Il tecnico respinge critiche velate sul turn-over massiccio effettuato. “Prima di decidere la formazione abbiamo analizzato la squadra dal punto di vista tecnico-tattico. E’ una squadra ragionata. Per settanta minuti abbiamo giocato per controllare e vincere la partita”, ha detto. In ogni caso, la seguire si deve risollevare: “Dobbiamo capire che per vincere si deve dare il cento per cento in ogni partita. Ci è mancata la fase offensiva. Dobbiamo essere forti in difesa come lo siamo stati oggi e creare di più come abbiamo mostrato con il Chievo”. Benitez ha anche smentito le voci di crisi in spogliatoio. “Il gruppo c’è e lavora per vincere”. Dalla società hanno anche fatto sapere che Edoardo De Laurentis è andato in spogliatoio a incitare i ragazzi. “Sono soddisfatto perché la squadra ha messo la grinta, la fame, l’aggressività che avevo chiesto, contro una delle squadre che ha più individualità del nostro campionato. Per fare risultato contro di loro devi sbagliare poco”, sorride invece soddisfatto il tecnico dell’Udinese, Andrea Stramaccioni. “Di cose su cui lavorare ne ho viste, ma per essere una squadra nuova, con tanti giocatori giovani che si stanno approcciando al nostro campionato per la prima volta, è normale che un allenatore sia contento. Il Napoli è una squadra con valori tecnici elevatissimi, le auguro di tornare a vincere”, ha aggiunto nell’analisi della gara, ammettendo di essere rimasto stupito dalla formazione partenopea. “Onestamente non mi aspettavo così tanti cambi ma credo che Benitez sia un maestro, se ha reputato di cambiare tanti giocatori non sta a me giudicarlo. Poi è chiaro – ha concluso – che il Napoli ha costruito i pericoli maggiori con l’innesto di Callejon e Mertens”.
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