Ieri 21 giugno è ufficialmente iniziata la bella stagione con il solstizio d’estate, che quest’anno è caduto alle 12,07 italiane: il giorno più lungo dell’anno durerà 15 ore e 15 minuti e “sarà seguito dalla notte più corta, che darà la possibilità di ammirare la Luna al primo quarto e diversi pianeti”, spiega Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai).
Il solstizio d’estate rappresenta il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente, raggiunge il punto più alto rispetto all’orizzonte, dandoci così il massimo numero di ore di luce possibili nell’arco di una giornata.
L’evento astronomico ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno precedente, a causa dello spostamento dell’asse di rotazione della Terra, e si riallinea forzosamente ogni quattro anni in corrispondenza dell’anno bisestile, introdotto proprio per evitare la progressiva divergenza delle stagioni con il calendario. Per questo motivo il solstizio può capitare il 20 o il 21 giugno. “Il Sole passa dalla costellazione del Toro a quella dei Gemelli – continua Volpini – mentre le congiunzioni tra Luna e pianeti più belle da osservare avverranno soprattutto nelle prossime settimane”.
L’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope, rileva che “nei prossimi giorni, meteo permettendo, avremo un ‘menu astronomico’ davvero molto ricco”. Infatti questo è uno dei migliori periodi dell’anno per l’osservazione di diversi pianeti, in particolare Saturno e Mercurio, ma saranno facilmente individuabili nei cieli estivi anche Giove, visibile per tutta la notte, Venere e Marte.