“Berlusconi si dimette oggi”. Ma il Cavaliere smentisce Ferrara

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“Che Berlusconi stia per cedere il passo è cosa acclarata”. Iniziava così stamattina l’intervento su I l Foglio online del direttore Giuliano Ferrara, da sempre molto vicino al presidente del Consiglio. Apriti cielo. Subito reazioni positive della Borsa di Milano che schizzava immediatamente al 2%. A sedare le acque era subito il diretto interessato che affermava che : «Le voci di mie dimissioni sono destituite di fondamento e non capisco come siano circolate». A confermare le indiscreizoni c’è anche un tweet del vicedierettore di Libero Franco Bechis che ieri sera affermava che il presidente del consiglio Berlusconi si sarebbe fatto da parte entro oggi. E gli indizi intanto si fanno sempre più prove: ieri Maroni, ministro dell’Interno dichiara: “la maggioranza non c’è più, inutile accanirsi” e Gianni Letta, braccio destro da sempre di Berlusconi parla, pur con tutti i “se” del caso di eventuale continuità amministrativa di un eventuale governo post berlusconiano.

Ferrara nel frattempo cambia tiro: Berlusconi potrebbe dimettersi appena gli approveranno la fiducia, prevista per domani, alla Camera sulla lettera di intenti con cui si è presentato a Cannes. Anche in questo caso però il Presidente del Consiglio pare essere ancora piuttosto belligerante: «Domani si vota il rendiconto alla Camera, quindi porrò la fiducia sulla lettera presentata a Ue e Bce. Voglio vedere in faccia chi prova a tradirmi» Sempre secondo Ferrara approvati i documenti in aula Berlusconi si dimetterà chiedendo di andare subito al voto a Gennaio, evitando quindi di passare attraverso governi presieduti da altri come Letta o Monti

Intanto a tradirlo ci ha pensato Gabriella Carlucci passata al gruppo dell’UDC e che quindi domani dovrebbe astenersi sul rendiconto finanziario. «Io a Berlusconi gli voglio bene, lo stimo moltissimo e continuerò a volergli bene e a stimarlo. Purtroppo le cose sono andate così e ora si possono raddrizzare solo se lui fa un passo indietro e permette a una personalità del centro destra di guidare un governo che sappia rispondere alle richieste dell’Europa”

Domani quindi il giorno della conta: si torna a votare il rendiconto finanziario dello Stato che vide il governo andare sotto causa l’assenza del voto di Bossi, Tremonti e altri. Questo documento potrebbe passare perchè anche alcuni transfughi del Pdl pottrebbero votare il documento poichè atto necessario all’attività amministrativa. Le minoranze potrebbero astenersi per far vedere che i numeri del governo son, qualora vi fossero, irrisorie.

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