Nell’ambito dell’inchiesta sul doping utilizzato da Lance Armstrong spunta il nome del ciclista friulano Pellizotti. A tirare in ballo il delfino di Bibione è Bertagnolli le cui deposizioni sono riportate dalla Gazzetta.
“Quando ripresi ad allenarmi dopo il problema cardiaco, a luglio 2007 andai a St. Moritz da Ferrari assieme a Bertolini, il nipote ciclista di Francesco Moser (Leonardo, ndr), Gasparotto, Pellizotti, Chicchi e tanti altri di altre squadre: molti venivano da Livigno.”
“All’interno della Liquigas, ho saputo che Pellizotti andava da Ferrari a Monzuno”
Non è tardata ad arrivare la difesa di Pellizotti che abbiamo trovato su tuttobicicweb: In nome e per conto dell’atleta Franco Pellizzotti ed in relazione alle notizie pubblicate in data odierna sul quotidiano la “Gazzetta dello Sport” e riprese da vari siti web, inerenti le dichiarazioni accusatorie rese dal Sig. Leonardo Bertagnolli al Sostituto Procuratore della Repubblica di Padova Dott. Benedetto Roberti, se ne contesta fermamente la fondatezza, oltre che la veridicità.
Ho già ricevuto mandato di agire in ogni sede, sia civile che penale, per la salvaguardia e tutela degli interessi e dell’immagine del mio assistito, avverso le infondate ed assurde accuse.
QUI LA VICENDA DELLA SQUALIFICA DI PELLIZOTTI
Ricordiamo che Il 3 maggio 2010 Pellizotti viene fermato dall’UCI a causa di irregolarità riscontrate nei suoi valori ematici in seguito ai controlli antidoping effettuati alla vigilia dell’ultimo Tour e di conseguenza non parteciperà al Giro d’Italia 2010. Verso la fine di luglio viene deferito dal Tribunale Nazionale Antidoping del CONI e dovrà scontare 2 anni di squalifica Il 14 settembre il presidente del Tribunale Nazionale Antidoping del CONI, rinvia la data della trattativa dell’udienza su Franco Pellizotti prevista per il 16 settembre al 21 ottobre.Il 21 ottobre 2010 viene assolto dal Tna. La sentenza è stata successivamente discussa presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna, ove gli viene riconosciuta l’anormalità nel passaporto biologico e quindi comminata una sospensione di due anni, con scadenza il 4 maggio 2012, e 115 000 euro di multa. La sentenza ha effetto anche sui risultati ottenuti a partire dal 7 maggio 2009, che sono stati cancellati