“Decisa condanna e fiducia nell’operato della magistratura” rispetto all’irruzione dei manifestanti di Casa Pound nell’Aula del Consiglio regionale lo scorso 4 agosto, azione che, “violando inopinatamente la casa dei cittadini”, aveva provocato l’interruzione della VI Commissione mentre stava esaminando il Programma Immigrazione 2020 presentato dalla Giunta Fedriga. Lo ha detto il presidente del Consiglio Fvg, Piero Mauro Zanin, intervenendo all’odierna riunione dell’Ufficio di presidenza (Up), convocato proprio per analizzare i fatti della scorsa settimana e valutare le ulteriori azioni da intraprendere a tutela della democrazia e della sicurezza in Consiglio regionale. Zanin proporrà all’Aula il provvedimento di censura con due giorni di sospensione dai lavori del consigliere Antonio Calligaris, reo di affermazioni ritenute ingiustificabili e inaccettabili, a maggior ragione da parte di un rappresentante istituzionale.
Infine, dall’Up giunge anche la condivisione rispetto alla necessità di stigmatizzare l’atteggiamento del consigliere Furio Honsell, sempre durante lo stop forzato della seduta di Commissione, nei confronti dell’assessore Pierpaolo Roberti.
“È la prima volta – evidenzia Zanin – che un Consiglio regionale si ritrova a dovere assumere un simile provvedimento che ritengo doveroso quanto proporzionato. A fronte di un massimo di cinque giornate di stop applicabili nell’ambito di un regolamento comunque molto generico, vanno pertanto considerate come attenuanti le scuse immediate e il comportamento precedente di Calligaris, oltre all’evidente stato di alterazione emotiva che ha contraddistinto gli attimi durante i quali sono state pronunciate le parole oggetto di sanzione”.
L’Ufficio di presidenza ha inoltre concordato sul rafforzamento dei presidi di sicurezza passivi nel palazzo di piazza Oberdan, a Trieste, prevedendo anche un maggiore collegamento con le forze dell’ordine per contribuire a prevenire ogni possibile pericolo.
Dai singoli interventi dei membri dell’Up, posto che anche Emanuele Zanon e Simone Polesello avevano espresso piena condivisione rispetto alla riflessione di Zanin, era emersa la richiesta di Francesco Russo e Cristiano Shaurli di inasprire la sospensione di Calligaris per fornire un segnale importante all’opinione pubblica e tutelare al meglio l’Istituzione.
“L’ufficio di Presidenza convocato d’urgenza su richiesta del Partito Democratico, ha assunto una decisione senza precedenti, che verrà portata al voto del Consiglio. La censura e la sospensione del consigliere Calligaris che si era macchiato in aula delle aberranti parole ‘io gli sparerei tranquillamente tranquillamente’ riferendosi ai migranti della rotta balcanica”. Lo ha affermato il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurli dopo aver partecipato alla riunione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale Fvg assieme al collega dem Francesco Russo. Per Shaurli “è una decisone senza precedenti e di questo ringrazio il presidente Zanin ed i colleghi, perché non ci siamo nascosti dietro regolamenti o distinguo. Ovviamente non siamo contenti – precisa – perché noi ci saremmo aspettati le dimissioni ma su questo non può intervenire l’ufficio di Presidenza ma solo l’etica e il senso di responsabilità di chi fa politica e ricopre ruoli istituzionali. Il Consiglio dà oggi quindi un segnale e crea, se approvata la sospensione, un precedente che nessuno avrebbe voluto. Personalmente credo non ci possono essere giustificazioni e vada dato il massimo della sospensione possibile e ho già detto al presidente Zanin che, vista la gravità delle parole, sul versante giudiziario e in particolare sull’attivazione dlla Legge Mancino saranno altri a valutare”.