Una decisione quella presa dal governo boliviano, che ha suscitato l’immediata indignazione di tutte le organizzazioni civili e religiose che da sempre si battono per la tutela dei minori. In questi giorni è arrivato l’ok da parte della camera dei deputati per la legge che autorizza il sesso consenziente tra i bambini. Stando alla norma, a 12 anni si è in grado di gestire la propria vita sessuale senza doverne rendere conto ai genitori. Questa riforma toglierà qualunque autorità ai genitori, che non avranno legalmente voce in capitolo nel caso in cui i loro bambini decidessero di avere dei rapporti sessuali con coetanei consenzienti. Tensioni e accesi dibattiti stanno animando in queste ore la Bolivia, perchè organizzazioni ed enti temono per la sorte dei minori e per il peggioramento dei costumi del paese. In Bolivia aumentano in maniera allarmante i casi di ragazze madri che si trovano a gestire l’arrivo di un bebè a soli 14 anni. Un dato che desta non poche preoccupazioni anche dal punto di vista medico-sanitario.
Sia il presidente della Camera dei deputati, Hector Arce, che il vicepresidente Linera hanno infatti dichiarato: ”Un governo democratico deve stare attento a raccogliere le critiche ma sono ipocriti, farisei e demagoghi quelli che non hanno apprezzato la norma.” L’ultima parola spetterà al Parlamento, chiamato a rivedere la norma in seguito alle accese polemiche e speriamo che questa volta si tenga conto di ciò che davvero è il bene dei bambini.