BON JOVI: le FOTO del concerto che ha fatto vibrare per 3 ore Udine
Saranno i FLEMT, gruppo glam rock di Senigallia (Ancona) ad aprire l’unico concerto italiano dei BON JOVI, organizzato da Barley Arts in collaborazione con Azalea Promotion, la Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG “Music & Live” e il Comune di Udine.
Sbaragliando oltre 500 band concorrenti selezionate dallo storico chitarrista della PFM Franco Mussida, i cinque senigalliesi hanno vinto il Contest per emergenti di Edison Change the Music che offriva la possibilità a un gruppo italiano senza contratto discografico di fare l’opening band al concerto della band newyorkese.
Suoneranno quindi davanti a oltre 40.000 persone attese il 17 a luglio allo Stadio Friuli di Udine, un’opportunità unica per farsi conoscere e puntare in alto.
Grazie a questo progetto ideato da Edison, il concerto dei Bon Jovi sarà emissioni zero. La società elettrica fornirà l’energia rinnovabile derivante dalle proprie centrali idroelettriche attraverso il sistema dei certificati di produzione rinnovabile.
In allegato una foto dei Flemt.
BREVE SCHEDA FLEMT
I Flemt nascono “virtualmente” nel 2006, a far nascere l’idea fu il “nuovo” incontro tra Frank Lapini e Michele Trillini, che per lungo tempo, nel corso degli anni ’80, realizzarono un sodalizio dal nome di Ixion’s Wheel, una delle prime band heavy metal marchigiane, senz’altro la prima ad affinare i suoi strumenti a Falconara Marittima.
I suoni che uscivano dalla loro sala prove di via Leopardi erano quelli classici del metal di quegli anni: echi delle cavalcate epiche degli Iron Maiden, virtuosismi “alla” AC/DC, linee melodiche e un po’ ruffiane in odor di Scorpions. Dalle ceneri di quell’esperienza, nasce Flemt che, pur non trovando una traduzione letterale nella lingua inglese, ha tuttavia un significato che, per ora, si ritiene opportuno mantenere misterioso.
Flemt trae spunto dal materiale degli Ixion’s Wheel (tredici storiche tracce!) per proporre una miscela musicale assolutamente nuova, liberata dai canoni metal delle origini, e con una sonorità legata alla grande tradizione rock americana. Per avviare il lavoro chirurgico sulle vecchie composizioni Frank Lapini e Michele Trillini hanno iniziato a contattare musicisti ai quali affidare gli altri suoni dei Flemt. Nasce così il loro nuovo sodalizio con Daniele Bianchelli, cantante (Live Killers), Diego Romagnoli, batterista(Live Killers) e Ivano Zoppi, tastiere (Live Killer).