“Il Consiglio Generale di Confindustria Udine ha deciso di agire con questo Bonus Bebè di capodanno per dare un segnale di attenzione alla comunità e al territorio supportando le famiglie dei bambini nati il primo giorno del 2021. Un gesto simbolico per ora, ma nulla vieta possa diventare sempre più concreto in futuro, che vuole porre l’accento sul fatto che il mondo produttivo non intende solo parlare di natalità, ma vuole agire e stimolare iniziative fattive per supportarla. Allo stesso tempo, in chiave simbolica, c’è anche un segnale di speranza che le nuove vite venute alla luce a capodanno proiettano sul 2021, che ci auguriamo sia un anno di rinascita per la l’intera nostra società, così duramente colpita in questo ultimo periodo”.
“L’intenzione – conferma Adriano Luci –, all’inizio di un nuovo anno che vogliamo sia di ripresa e di ritrovata fiducia per le famiglie, le imprese e la società friulana tutta, è quella di porre l’accento sulla questione demografica, che rappresenta un’autentica bomba a orologeria per la tenuta del nostro sistema sociale ed economico. Per progettare il nostro futuro a medio e lungo termine abbiamo bisogno di fiducia e di nuove generazioni. Abbiamo bisogno che le culle vuote tornino a riempirsi dei friulani di domani. Questa nostra iniziativa, naturalmente, rappresenta soltanto una piccola parte di un’assunzione di responsabilità e di impegno che deve necessariamente essere collettiva e di prospettiva”.
“Questo simbolico bonus bebè di capodanno – rimarca la presidente Anna Mareschi Danieli – vuole contribuire a promuovere una riflessione generale e rinnovare lo sprone del mondo produttivo al decisore pubblico, affinché, a tutti i livelli, le politiche di sostegno alla famiglia e alla natalità figurino in cima all’agenda di governo, prima che sia troppo tardi. Per misurare effetti efficaci in proiezione futura, infatti, abbiamo bisogno di scelte forti fatte ora e destinate a durare”.