Ronnie Bratschi su Mitsubishi Lancer Evo VIII ha vinto la 47^ Verzegnis-Sella Chianzutan in una domenica da grande pubblico, show “in pista” ma purtroppo anche tanta pioggia poco prima della salita dei prototipi e delle formula, con successiva interruzione della manifestazione. Nell’unica salita di gara disputata, il giovane svizzero ha avuto la meglio su tutte le vetture salite fino a quel momento, trovando asfalto bagnato dopo metà percorso, quando era su pneumatici slick. Costretto a “remare” nell’ultimo tratto, Bratschi ha comunque concluso con il tempo di 2’51”97 davanti all’austriaco Karl Schagerl, secondo con la Golf Rallye TFSI-R, e il primo degli italiani, il romano Marco Iacoangeli, terzo sulla Bmw 320i, entrambi saliti in simili condizioni. Le elaborate vetture del gruppo E1 sono così state le dominatrici dell’evento motoristico organizzato dall’associazione E4Run e caratterizzato dal record di ben 282 piloti provenienti da 11 Paesi diversi, oltre che da un pubblico delle grandi occasioni, che ha sempre dimostrato passione e ha gremito le splendide tribune naturali del tracciato di 5640 metri dove da Ponte Landaia a Sella Chianzutan si sono susseguite le spettacolari sfide delle categorie in gara. Almeno fino alla pioggia. Alle spalle del trio di testa hanno completato la top-five della terza prova del Campionato Italiano Velocità Montagna e della FIA International Hill Climb Cup due pesaresi: Marco Sbrollini sulla Lancia Delta Evo, quarto, felice del risultato ma rammaricato per l’uscita di strada che ha costretto al ritiro il compagno di team Fulvio Giuliani su vettura gemella, e Ferdinando Cimarelli, che sull’Alfa 156 di classe 2000 era stato autore del miglior tempo sull’asciutto ed è stato poi superato soltanto da motorizzazioni da 3000 o più di cilindrata e in particolare dai due stranieri in vetta all’assoluta, entrambi su vetture a quattro ruote motrici.
Gli attesi protagonisti delle prove ufficiali e in particolare le Norma e le Osella di vertice non hanno potuto prendere il via per l’interruzione decisa dalla direzione gara. Poco fuori dalla top-ten ecco però i grandi protagonisti del gruppo GT, anche loro costretti a lottare contro l’asfalto bagnato da un certo punto in poi. Colori friulani in alto grazie a Gianni Di Fant, che ritrova la vittoria casalinga sulla Porsche 997 GT3 Cup, precedendo sul podio di categoria le Ferrari 458 di Luca Gaetani e Roberto Ragazzi, mentre la Lamborghini Gallardo di Ignazio Cannavò protagonista in prova conclude attardata. Nelle categorie salite prima della pioggia, tra le Kia Green Hybrid Cup del Tricolore Energie Alternative, il pugliese leader di campionato Nicola Gonnella mette il secondo sigillo stagionale e precede il friulano Fabrizio Roncali, che si era messo ben in evidenza anche nel sabato di prove. Successo in rosa in gruppo A, dove la trentina Gabriella Pedroni mette il muso della sua Mitsubishi Lancer Evo davanti a quello della Renault Clio di Salvo D’Amico, comunque protagonista di un bel duello tricolore a autore del nuovo record della classe 2000. Finale thrilling in gruppo N con Rudi Bicciato che rompe il motore proprio negli ultimi metri. La Lancer dell’alto-atesino riesce ugualmente a tagliare il traguardo, festeggiando il pieno di punti tricolori davanti alle altre Mitsu di Lino Vardanega e Angelo Di Luccio. Al limite le battaglie in Racing Start, dove la spunta la Mini turbo di Oronzo Montanaro, che fa pure il record, mentre Ivan Pezzolla è autore di due testacoda che pregiudicano le sue possibilità. Nelle aspirate, entrambe su Renault Clio, il campione italiano Antonio Scappa fatica a tenere a bada Giovanni Grasso e alla fine vince di appena un decimo. Nella competizione riservata alle auto storiche, Mark Reiter si aggiudica il Trofeo Luigi Bormolini. In un derby tra austriaci su Dulon MP20 ha preceduto Roman Loinger (Audi S1 replica) di appena 7 decimi.
Classifica assoluta ufficiosa dei primi dieci 47^ Verzegnis-Sella Chianzutan: 1. Ronnie Bratschi (Mitsubishi Lancer Evo) in 2’51”97; 2. Schagerl (VW Golf Rallye-Tfsi-R) a 3”42; 3. Iacoangeli (BMW 320i) a 4”71; 4. Sbrollini (Lancia Delta Evo) a 5”16; 5. Cimarelli (Alfa Romeo 156) a 7”58; 6. Pailer (Lancia Delta Integrale) a 8”84; 7. Karl (Audi S2-R Quattro) a 8”95; 8. Neumayr (Ford Escort 16V) a 10”25; 9. Wiedenhofer (Mitsubishi Mirage R5) a 10”40; 10. Strasser a (Volkswagen Scirocco) 11”42.