Udinese di nascita, vera e propria autorità del microfono sportivo televisivo, modello di telecronista competente e gentleman, ha al suo attivo oltre 2000 dirette fra campionato e partite della nazionale di calcio. E se ancora questo non bastasse nel 2005 ha ricevuto anche il premio Sicilia Terra di Vino come grande estimatore e divulgatore del buon bere, contribuendo alla valorizzazione dell’immagine del vino in contesti non tradizionali, coinvolgendo un pubblico sempre più grande.
Testimonial delle eccellenze della regione in tutto il mondo non poteva dunque che essere Bruno Pizzul il testimonial della XXI edizione di Friuli Doc, la più grande rassegna enogastronomica regionale, in programma a Udine dal 10 al 13 settembre. Proprio in queste ore, infatti, si sta perfezionando l’accordo che vedrà il grande giornalista da sempre legato a queste terre salire sul palco della manifestazione per il taglio del nastro previsto per giovedì 10 settembre alle 17.30.
“Siamo onorati di avere tra noi una delle voci che più ha rappresentato queste terre in Italia e nel mondo – commenta soddisfatto l’assessore alle Attività Produttive e Turismo, Alessandro Venanzi –. Ho chiesto personalmente a Pizzul, durante un incontro svoltosi direttamente a casa sua a Cormons – prosegue –, di voler presentare la manifestazione nella giornata inaugurale. Una richiesta che ha immediatamente ricevuto la sua generosa ed entusiasta disponibilità. A nome mio personale e di tutto il Comune, dunque, desidero ringraziarlo per aver accettato garantendo gratuitamente la sua presenza al taglio del nastro”.
Dopo aver ospitato grandi sportivi e chef, dunque, il mondo dello calcio torna protagonista con Pizzul, senza dubbio un personaggio che ha sempre promosso il Friuli nella sua lunga e luminosa carriera. E saranno senza dubbio in tanti a salutarlo per dare il via alla manifestazione al fianco delle autorità locali e regionali.
Di seguito una breve biografia
Noto commentatore sportivo, Bruno Pizzul è nato a Udine nel 1938. Formatosi alla scuola di don Rino Coccolin, parroco di Cormons, prova la carriera agonistica nel mondo del calcio e nel 1957 si trasferisce a Catania per giocare nella squadra etnea come centromediano. Tre sono le compagini in cui milita: Udinese, Cremonese e Catania. Un infortunio al ginocchio però gli preclude ogni velleità agonistica.
Entra in Rai superando un concorso istituito nel 1969 da Radio Trieste. Nello stesso anno realizza la sua prima telecronaca, la partita è Juventus-Bologna. Da allora sono più di 2000 le sue telecronache. Dal 1982, dopo i mondiali di calcio, diviene la prima voce della Rai per gli incontri della nazionale e per le partite più importanti.
Il 31 dicembre 1999 presenta, in collegamento da Saxa Rubra, Millennium, una trasmissione di quindici ore per seguire in diretta lo scoccare della mezzanotte in oltre sessanta paesi del mondo. Nel maggio 2000 è il telecronista de La Partita del Cuore per la Pace affiancato da Andrea Mingardi. Dal 10 giugno al 2 luglio 2000 è il telecronista Rai dei principali incontri degli Europei 2000 di calcio.
Il 29 ottobre 2000 è il telecronista dell’incontro Nazionale italiana – Rappresentativa All Star, evento che chiude il Giubileo degli sportivi.
Il 18 giugno 2001 è il telecronista de La Partita del Cuore 2001.
Da agosto dello stesso anno e per qualche tempo è nel cast di “Quelli che il calcio…” programma della domenica di Rai Due, dove spesso viene preso in giro per la sua passione per il vino, di cui è ottimo intenditore.