Trieste, 23 mar – “Una manifestazione che ha il significato di
una comunità che reagisce”. Così l’assessore al Coordinamento e
alla Programmazione delle politiche economiche e comunitarie
Francesco Peroni, in rappresentanza dell’Amministrazione del
Friuli Venezia Giulia, ha commentato la discesa in piazza
dell’Unità d’Italia di cittadini e rappresentanti delle
istituzioni contro il terrore dei tragici attentati di Bruxelles.
La manifestazione, proposta dal sindaco di Trieste Roberto
Cosolini, è stata fatta propria da tutti i capigruppo del
Consiglio comunale di Trieste e ha visto la presenza, tra gli
altri, oltre che dell’assessore Peroni, del prefetto di Trieste
Annapaola Porzio.
“Può sembrare impari qui come in tutte le parti d’Europa ciò che
si sta facendo contro una violenza cieca e bestiale come quella
di cui si tratta – ha osservato Peroni -; invece la storia e
l’esperienza ci insegnano che al fanatismo e alla violenza
politica si risponde anche, se non soprattutto, con i valori
democratici ed europei”.
Peroni ha evocato il ricordo della lotta al terrorismo nei
tragici anni di piombo. “Occorrono anche mezzi di contrasto
legale e giudiziario debitamente affinati”, ha rilevato
l’assessore, “ma la prima e fondamentale reazione è valoriale e
culturale”.
Nella piazza principale di Trieste battuta dal vento Cosolini ha
preso la parola a nome di tutti per affermare “il bisogno, come
comunità civile, di una forte unità che superi le comprensibili e
legittime divergenze di giudizio per difendere i valori
fondamentali della nostra civiltà”. Il sindaco di Trieste ha
messo in guardia dal rischio “dell’assuefazione,
dell’accettazione passiva e fatalista di ciò che sta accadendo”.
Da piazza dell’Unità d’Italia il nutrito corteo dei manifestanti
si è trasferito in piazza della Borsa dove la solidarietà nei
confronti delle vittime degli attacchi terroristici è stata resa
visibile dalla proiezione dei colori che contraddistinguono la
bandiera belga.
ARC/PPH/EP
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