“Per le due tappe conclusive del Giro, tutto è a posto. Ora speriamo solo nel bel tempo”. Lo ha detto oggi a Udine Enzo Cainero, responsabile dei tracciati che porteranno i ciclisti sullo Zoncolan e a Trieste. Il patron ha ricordato il lavoro fatto da Veneto Strade e Fvg Strade e spiegato che i volontari al lavoro saranno circa 2.500 “anche se molto dipenderà dal tempo”. La strada che porta allo Zoncolan da Ovaro (Udine) sarà chiusa da giovedì 29 maggio mentre in loco saranno comunicate le altre limitazioni al traffico. Cainero, che non ha voluto fare previsioni, ha detto che la gara sarà in mondovisione fin dalla partenza di Maniago (Pordenone) e che le fasi finali saranno riprese da tre postazioni fisse, con tre elicotteri in volo. Alla presentazione delle due tappe è intervenuto anche il vicepresidente della Giunta regionale, Sergio Bolzonello: “Per il giro abbiamo investito 650 mila euro con in ritorno d’immagine straordinario. Lo Zoncolan deve diventare l’emblema del ciclismo e una specie di marchio per l’immagine turistica della regione. Anche se – ha aggiunto – il vero nostro obiettivo rimane anche il Crostis”. Sulle insidie della gara Cainero ha spiegato le due impegnative discese del passo Pura e della val Pesarina “dove – ha detto – potrebbero già esserci delle novità”. Per la tappa conclusiva di Trieste, Cainero ha confermato la presenza delle Frecce tricolori prima della cerimonia di premiazione.
“Il monte Zoncolan è un “ambasciatore” dello sport e del ciclismo, un marchio conosciuto nel mondo e un veicolo di promozione turistica del Friuli in generale e, in particolare, della montagna e della Carnia: il suo valore va tutelato e valorizzato adeguatamente”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, in occasione dell’incontro di presentazione delle tappe del Friuli Venezia Giulia del Giro d’Italia, la Maniago-Monte Zoncolan e la Gemona-Trieste. “Ottenere il passaggio del Giro d’Italia in Friuli Venezia Giulia nelle due tappe conclusive è stato un grande risultato, proprio perché la Maniago-Monte Zoncolan è considerata la frazione più attesa e selettiva della “carovana rosa”, ma – hanno fatto notare il vicepresidente e il patron del Giro in Friuli Venezia Giulia, Enzo Cainero – non ci si dovrà aspettare che il prossimo anno lo Zoncolan sia nuovamente in tappa”.