Carro armato centra allevamento di galline a Vivaro. Moretuzzo: “Fatto gravissimo, sia fatta chiarezza”

Carro armato centra allevamento di galline a Vivaro. Moretuzzo: “Fatto gravissimo, sia fatta chiarezza”

(foto archivio)

«Grande preoccupazione per un fatto che non ha nessuna giustificazione». La esprime in una nota il capogruppo del Patto per l’Autonomia Massimo Moretuzzo alla notizia che un carro armato dell’Esercito, impegnato in un’esercitazione di tiro in un poligono riservato alle Forze armate sul Cellina, ha sbagliato mira centrando un allevamento di galline di Vivaro, uccidendone molte e causando il crollo di una parte del manufatto che le ospitava.

«E se in quell’allevamento ci fossero stati dei lavoratori? Ci avrebbero potuto rimettere la vita, oltre agli animali, fatto in sé già grave, degli esseri umani. Rabbrividiamo al solo pensiero – continua Moretuzzo –. Chiediamo che venga fatta piena luce su quanto avvenuto e che la Regione si attivi immediatamente con le autorità militari per capire le ragioni di quanto accaduto e soprattutto per evitare che in futuro si ripetano situazioni simili. Il Friuli-Venezia Giulia è stato troppo a lungo la regione italiana con il più alto numero di servitù militari e l’impatto del cosiddetto “confine orientale” sulla nostra terra è stato molto pesante da molteplici punti di vista. Ci sembra incomprensibile che ancora oggi parti del nostro territorio debbano subire le conseguenze negative delle attività militari. Soltanto pochi mesi fa, in un momento di profonda crisi economica dovuta alla pandemia, nella zona del Monte Bivera è stato impedito l’accesso ai turisti per diverse settimane a causa dello svolgimento di esercitazioni militari», ricorda il capogruppo del Patto per l’Autonomia, che con il collega Giampaolo Bidoli aveva insistito affinché la Giunta regionale impostasse un ragionamento con il Ministero della Difesa per sospendere tutte le attività militari nei pressi di località turistiche e siti di interesse naturalistico in Friuli-Venezia Giulia. «Crediamo che il clamoroso incidente di Vivaro dimostri che è decisamente tempo di cambiare rotta».