C’è anche il medico triestino Marino Andolina, già coinvolto nella vicenda Stamina, tra le cinque persone arrestate e ora ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Brescia su un’organizzazione che provava a somministrare, dietro pagamento di notevoli somme di denaro, una asserita “terapia innovativa” per la cura di gravi patologie neurodegenerative, come la Sla.
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