Trieste, 13 nov – “L’amministrazione regionale è sempre stata
favorevole alla costituzione di un’unica Camera di commercio.
Questa sentenza era attesa e si riaprono scenari orientati verso
un obiettivo per cui la Regione si era espressa con molta
chiarezza da molto tempo”.
Questa la posizione della presidente del Friuli Venezia Giulia,
Debora Serracchiani, dopo la pubblicazione della sentenza con la
quale la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimo il
decreto legislativo 291/2016 relativo al riordino delle funzioni
e del finanziamento delle Camere di commercio. Sentenza con cui
la Corte costituzionale si è pronunciata sui ricorsi delle
Regioni Lombardia, Puglia, Toscana e Liguria che avevano
impugnato la legge sul riordino delle Camere di commercio
ritenendola lesiva delle loro prerogative.
“Alla luce degli sviluppi che potranno fare seguito alla sentenza
– ha aggiunto la presidente – va auspicato che forze politiche e
forze produttive sappiano convergere in direzione di un sistema
più integrato e più competitivo”.
La dichiarata illegittimità costituzionale della norma non
travolge automaticamente i provvedimenti assunti in base ad essa,
ma rende molto probabile che all’udienza del 18 gennaio 2018 il
Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio, innanzi al
quale pende il giudizio promosso dalla Camera di commercio di
Pordenone, sospenda il provvedimento impugnato oppure decida con
sentenza abbreviata.
Il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, ha ribadito
che la Giunta “aveva piena fiducia nell’arrivo di questa
sentenza, che dimostra la fondatezza della decisione di non
avanzare un ricorso in prima battuta. Lo avevamo detto in tempi
non sospetti e la cosa si è puntualmente avverata”.
ARC/MA/fc
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