Cine20 lo potete leggere tutti i giovedì ed è curata da Matteo “Weltall” Soi dalle pagine del blog weltallsworld.blogspot.com e dal blogger-seriale Kusa direttamente da lavitaenientaltro.wordpress.com. Una coppia inedita disposta a tutto pur di mettere la loro esperienza di cine-blogger e cinefili non professionisti per una rubrica alla portata di tutti, libera e accessibile, che spazia da brevi recensioni fino alle uscite home-video, senza dimenticare le doverose segnalazioni sui film in sala, il tutto corredato da un sistema di valutazione facile ed immediato. Detto questo, andiamo a cominciare..
Al cinema e non solo.
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HUNGER GAMES: LA RAGAZZA DI FUOCO di Francis Lawrence
. Con il secondo capitolo della saga cinematografica degli Hunger Games, che ha finalmente conquistato anche qui da noi il successo che merita, prosegue il lento ma costante cammino di evoluzione del personaggio di Katniss Everdeen. Da semplice ragazza di campagna abituata a lottare duramente per la sopravvivenza, dopo la traumatica ed indelebile esperienza vissuta nell’arena nel primo capitolo, si ritrova suo malgrado coinvolta in un gioco più grande di lei, ed è costretta ben presto a fare i conti con le conseguenze spesso drammatiche delle proprie azioni. Piuttosto riluttante ad assumere il ruolo di eroina e di ribelle che in molti, da una parte e dell’altra, vorrebbero cucirle addosso, e che peraltro le attira le indesiderate attenzioni del presidente Snow, suo malgrado dovrà cominciare a venire a patti con la responsabilità che comporta l’esser ormai divenuta un personaggio pubblico e un riferimento per la popolazione oppressa dei Distretti. Solo così potrà accettare il fatto che l’esperienza nell’arena ha cambiato irrimediabilmente non solo la sua vita e quella di tutti coloro che le stanno attorno, ma anche e soprattutto le sorti dell’intera nazione di Panem. Una realtà che alla fine de La Ragazza di Fuoco la investirà con la forza di un treno in corsa, lasciando gli spettatori in fervente attesa della conclusione della saga. Partendo da quello che è probabilmente il libro più riuscito della trilogia di Suzanne Collins, a cui la pellicola di Francis Lawrence (succeduto in cabina di regia a Gary Ross) peraltro è estremamente fedele, lo scatto in avanti compiuto ne La Ragazza di Fuoco rispetto al suo predecessore cinematografico e’ forte e tangibile: seppur ripetendo passo passo lo schema del primo film, i personaggi e le situazioni maturano sensibilmente, anche perché dopo aver introdotto il mondo di Panem e i suoi protagonisti, in questo secondo capitolo ci si prende tutto il tempo di analizzare più da vicino i rapporti tra i personaggi e approfondire psicologie e tematiche, e molti sono i momenti autenticamente emozionanti e drammatici. A farne le spese è proprio la parte più puramente avventurosa del film, quella che si svolge nell’arena, che finisce quasi per risultare più funzionale ai successivi sviluppi della trama che interessante in se’ per se’, sebbene anch’essa sia molto più spettacolare e migliorata sia nelle invenzioni visive che negli effetti speciali, grazie anche ad un evidente aumento del budget della pellicola. Giova molto alla riuscita del film anche il fatto che i partecipanti ai giochi non siano più solo dei ragazzini, il che permette un casting di attori adulti più o meno noti, meglio descritti e meglio interpretati, per cui risulta più facile interessarsi al destino dei personaggi. Abbiamo lasciato di proposito per ultima l’interpretazione di Jennifer Lawrence, che e’ e resterà sempre il valore aggiunto della saga cinematografica della Ghiandaia Imitatrice: senza di lei ad interpretare Katniss Everdeen con la ricchezza di sfumature, espressioni ed umori di cui e’ capace, non riusciremmo ad appassionarci cosi’ tanto alle avventure di questa eroina riluttante e scontrosa. E non a caso il film si chiude proprio con un suo intenso primissimo piano, che da solo basta a prepararci all’epilogo della vicenda. Per cui occorrerà attendere pero’ le due pellicole conclusive, già programmate per il 2014 e il 2015, trasposizione dell’ultimo romanzo della saga, Il Canto della Rivolta. GRADIMENTO KUSA 75%.
Brevemente in sala (a cura di Weltall).
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BATTLE OF THE YEAR di Benson Lee
. Per quindici anni di fila gli Stati Uniti non hanno vinto il “Battle of the Year” la più importante competizione mondiale di breakdance. Stanco di tornare ogni anno a casa con le proverbiali “pive nel sacco”, Dante, un breaker losangelino, decide di mettere insieme una squadra per sbancare la competizione. Ecco, io vi ho anche scritto di che parla ma si tratta del solito film nel quale si trova un pretesto qualsiasi per far ballare i protagonisti. ATTESA WELTALL 0%Ma quello che mi stupisce di piu’ e’ che ancora facciano film sulla breakdance. Cioe’, li facevano gia’ trent’anni fa, quando ancora ero giovane: chi si ricorda di Breakdance del 1984? ATTESA KUSA 0%.
BLUE JASMINE di Woody Allen
. E’ il ritorno di Woody Allen che in tanti aspettavano e speravano, soprattutto dopo la bocciatura praticamente unanime ricevuta dal suo precedente film To Rome With Love. E con questo Blue Jasmine porta nel suo parco attrici una sempre splendida Cate Blanchett che interpreta la protagonista, Jasmine appunto, una donna newyorkese, divorziata, che decide di trasferirsi a San Francisco per dare un nuovo senso alla sua vita. Attendiamo incrociando le dita. ATTESA WELTALL 80%Sfornando cosi’ tanti film e tenendo ormai un’ eta’, e’ ovvio che il buon Woody abbia degli alti e bassi. E a quanto si dice in giro, Blue Jasmine sembra proprio uno degli alti. E poi come ha detto il mio collega c’e’ Cate. E poi c’e’ pure Sally Hawkins. E Louis CK. Insomma, film della settimana e non se ne parla piu’. ATTESA KUSA 75%.
DIETRO I CANDELABRI di Steven Soderbergh
. Soderbergh è uno che ormai da diversi anni annuncia il suo ritiro dalla scene eppure eccolo che puntualmente tira fuori un nuovo progetto dal cappello. Dopo il thriller a sfondo sanitario Effetti Collaterali, il regista americano in collaborazione con il colosso televisivo HBO racconta la vita del pianista Liberace, vera prima icona glamour e kitch degli anni ’50/’60, e della sua storia d’ amore con il giovane Scott Thorson. Ad interpretare Liberace un Michael Douglas in ottima forma, mentre il suo giovane amante ha il volto di Matt Damon. ATTESA WELTALL 70%Progetto che mi incuriosisce ma non credo al punto di trascinarmi in sala, anche se Soderbergh pur senza produrre capolavori ultimamente sbaglia raramente, pur cambiando generi e stili come fossero vestiti. ATTESA KUSA 65%.
ITALY AMORE MIO di Ettore Pasculli
. E’ il primo film italiano della settimana e come tale gli ritagliamo un piccolo spazio, giusto perchè non si dica che siamo eccessivamente prevenuti. Però è davvero difficile non abbandonarsi ai pregiudizi di fronte ad un film che pone al centro l’ integrazione e lo scontro culturale, due ostacoli che si trova ad affrontare una ragazza rumena in Italia, desiderosa di abbracciare lo stile di vita nostrano ma oppressa da quello familiare. Se avete capito dove si va a parare, non c’è altro da aggiungere. ATTESA WELTALL 0%Oh, un film italiano sull’integrazione. Sai la novita’. ATTESA KUSA 0%.
OLD BOY di Spike Lee
. C’è un film coreano molto importante e molto conosciuto, anche a livello internazionale grazie ad un signore di nome Quentin Tarantino, dal titolo Oldboy. Una storia di vendetta terribile che non lascia scampo, raccontata con un estro visivo che ha quasi del miracoloso. Per quanto si voglia insistere, non esiste nessun remake di Oldboy ad opera di un disorientato Spike Lee. Non esiste. Non può esistere. Non deve esistere. Perchè se così non fosse ci troveremo di fronte ad un crimine contro l’ umanità tutta. ATTESA WELTALL 0%Si, ok, lo ammetto, non ho visto l’originale di Park Chan-Wook. Shame on me. Quindi tranquillo collega, semmai mi recupero quello (lo faccio, prometto che lo faccio). ATTESA KUSA 0%.
ROMA CRIMINALE di Gianluca Petrazzi
. Pare un film di genere d’ altri tempi questo Roma Criminale di Gianluca Petrazzi, una storia ambientata nella faccia scura di una Roma dove la malavita ha il suo importante centro di potere. Ed è qui che si scontrano i protagonisti del film, un criminale uscito di galera ed un poliziotto in cerca di vendetta. Sembrerebbe un poliziesco in piena regola insomma, una di quelle storie che il nostro cinema non riesce più a raccontare come si deve da tantissimo tempo. ATTESA WELTALL 0%A me i polizieschi o poliziotteschi all’italiana, quelli in stile anni ’70 a cui questo sembra riferirsi, non piacevano neppure allora, anche se avevano i loro estimatori (tra cui pure il buon Quentin Tarantino). E non penso di cominciare ad interessarmene ora. ATTESA KUSA 0%.
IL SUD E’ NIENTE di Fabio Mollo
. Terzo ed ultimo film italiano della settimana e ancora poca voglia di interessarsi al progetto, problema mio, me ne rendo conto. E’ la storia di Grazia, ragazza che vive a Reggio Calabria con il padre dopo che il fratello si trasferisce in Germania. Dato per morto in terra tedesca, o perlomeno così il padre di Grazia asserisce, la ragazza si convince sempre più che la realtà potrebbe essere ben diversa. Interessati? Stuzzicati? Io, nemmeno un po’. ATTESA WELTALL 0%Il sud e l’emigrazione, altro tema CALDO del cinema italiano. Si, magari trent’anni fa. ATTESA KUSA 0%.
FRANKENSTEIN di Danny Boyle
(v.o. sott. in italiano solo il 10/12 in cinema selezionati)
Dopo The Audience e MacBeth, torna l’appuntamento con il grande teatro inglese grazie allo sforzo congiunto di Nexo Digital e National Theatre Live. Stavolta e’ il turno del Frankenstein portato in scena da Benedict Cumberbatch e Johnny Lee Miller con la regia di Danny Boyle, spettacolo che ha gia’ toccato con successo i cinema della nostra penisola lo scorso anno, facendo da apripista alla piu’ ricca rassegna di quest’anno. Peculiarita’ dello spettacolo e’ quella che i due protagonisti si scambiano di ruolo da una sera all’altra, per sottolineare la complementarita’ delle due figure: per mantener fede a questa alternanza stavolta vedremo la versione con Cumberbatch nei panni del dottore e Miller in quello della creatura. Fulcro di questa moderna rivisitazione del mito di Frankenstein e’ la disperata ricerca d’amore della creatura e l’intrinseca incapacita’ di amare del suo creatore, un conflitto irrisolvibile destinato a sfociare in tragedia. Entrambi gli attori fanno un lavoro egregio ma e’ senz’altro Cumberbatch a dare la prova piu’ convincente e coinvolgente in entrambi i ruoli. ATTESA E GRADIMENTO KUSA 100%Attesa al massimo solo per Cumberbatch. ATTESA WELTALL 100%.
Consigli per gli acquisti.
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THE RAID (DVD e BD già disponibili dal 04/12/13)
. Il film d’ azione / arti marziali del nuovo millennio, punto. Imprescindibile per gli amanti del genere, assolutamente da scoprire per tutti gli altri. Opera seconda del regista scozzese Gareth Evans, trapiantato in Indonesia dove si è innamorato del silat facendone colonna portante del suo cinema. In attesa che esca il seguito, meglio scoprire questo The Raid attraverso le edizioni proposte dalla Eagle che ricalcano piuttosto fedelmente quelle inglesi. * DVD * VIDEO: 1.78:1 anamorfico – AUDIO: Ita Dolby Digital Stereo 2.0, Ita / Ind Dolby Digital 5.1 – SOTT: Ita – EXTRA: Incontro con Gareth Evans e Mike Shinoda, Making of + Video blog, Una notte con Gareth Evans, Mike Shinoda e Joe Trapanese, Anatomia di una scena, Trailer – REGIONE: 2 ACQUISTO: CONSIGLIATO * BLURAY * VIDEO: 1.78:1 anamorfico 1080p – AUDIO: Ita Dolby Digital Stereo 2.0, Ita / Ind Dolby Digital 5.1, Ita / Ind DTS HD 5.1 – SOTT: Ita – EXTRA: Incontro con Gareth Evans e Mike Shinoda, Making of + Video blog, Una notte con Gareth Evans, Mike Shinoda e Joe Trapanese, Anatomia di una scena, Trailer – ZONA: B ACQUISTO: CONSIGLIATO . . .