Cine20 lo potete leggere tutti i venerdì ed è curata da un ragazzo cagliaritano ed uno genovese. Matteo “Weltall” Soi, dalle pagine del blog weltallsworld.blogspot.com, e Mattia “Tob Waylan” Meirana, da tobwaylan.tumblr.com , mettono insieme la loro esperienza di cine-blogger e cinefili non professionisti per una rubrica alla portata di tutti, libera e accessibile, che spazi da brevi recensioni fino alle uscite home-video, senza dimenticare le doverose segnalazioni sui film in sala, il tutto corredato da un sistema di valutazione facile ed immediato. Perché mettersi in due per gestire la rubrica? Semplicemente perché il “pensiero unico” è noioso e due voci, due opinioni, sia che convergano o che vadano in direzioni opposte, possono essere decisamente più interessanti e stimolanti per chi scrive e per chi legge. Detto questo, andiamo a cominciare.
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Al Cinema e non solo.
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J.EDGAR di Clint Eastwood
Il cinema di Eastwood ritorna a farsi potente ed importante e forse non poteva essere altrimenti considerato quanto potente ed importante sia stata la figura protagonista del suo ultimo film, quel John Edgar Hoover che ricoprì la carica di direttore del Federal Bureau of Investigation dalla sua fondazione e per i successivi quarantotto anni. Mezzo secolo di storia americana raccontati attraverso la voce dello stesso Hoover mentre detta le sue memorie, una visione certamente parziale (di se stesso e degli avvenimenti di cui è stato partecipe/testimone) che lascia però ampi margini per definire la figura di un piccolo uomo dalle grandi ambizioni, destinato a rivoluzionare e a modernizzare il sistema investigativo e a condurre una lotta senza quartiere (e ai limiti della legalità) contro comunisti, anarchici e gangsters, spinto da un esasperato patriottismo. Il J.Edgar portato sullo schermo da Eastwood e partorito dalla penna di Dustin Lance Back (Milk), si dimostra capace di tenere in scacco ben otto Presidenti, quanto spaventato dalla sua vera natura, dai suoi sentimenti che nasconde e soffoca per impedire che la sua debolezza gli costi il potere che cerca in ogni modo di difendere. Ma dove il film di Eastwood fa uno scarto decisivo (e fondamentale) dal classico bio-pic o dal film storico, è quando quel che vediamo e sentiamo proprio per bocca del personaggio principale, ci dimostra quanto certe tematiche siano incredibilmente attuali tanto da imporci le dovute riflessioni su quale sia la vera faccia di una democrazia e se si debba pagare qualsiasi prezzo per difenderla e garantirla, anche in termini di libertà personali e diritti civili.
GRADIMENTO WELTALL 80%
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DETECTIVE DEE
E IL MISTERO DELLA FIAMMA FANTASMA
di Tsui Hark
(HOMEVIDEO)
Nel 689 d.c. la Cina si prepara ad incoronare la prima Imperatrice donna. Molti sono contrari a questa “rivoluzione” e quando i fedeli sostenitori della futura sovrana cominciano a morire uno dopo l’ altro a causa della misteriosa “fiamma fantasma”, l’ unica soluzione è richiamare in servizio uno dei più accesi oppositori dell’ imperatrice, detenuto da ormai otto anni, ma anche l’ unico in grado di risolvere questo caso. Profondamente ispirato dalla cultura e la storia cinese, Detective Dee e Il Mistero della Fiamma Fantasma di Tsui Hark è una grande opera fantasy che abbraccia con vigore il cinema wu-xia con virate decise verso il genere investigativo. Un mix particolare ma sicuramente riuscito sopratutto laddove riesce a coniugare le necessità narrative con la parte action, da sempre fiore all’ occhiello del genere cappa e spada cinese. La spettacolarità è certamente garantita da un grande dispendio di sontuose scenografie ed effetti speciali, il cui uso spesso strabordante ed eccessivo non si integra perfettamente con il resto. Particolare questo che si nota sopratutto durante i combattimenti (coreografati dall’ instancabile Sammo Hung) dove l’ impegno fisico degli attori è spesso messo in secondo piano dalla computer grafica, cosa che invece non capitava con il precedente Seven Swords. Detective Dee si dimostra però molto più bilanciato rispetto al film del 2005 e può contare, tra le altre cose, sull’ interpretazione di un sempre ottimo Andy Lau.
GRADIMENTO WELTALL 70%
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Brevemente in sala.
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LA TALPA di Thomas Alfredson
Alfredson ci stupì qualche anno fa con Lasciami Entrare, un’atipica storia d’amore tra un un bambino e una piccola vampira, un film visivamente sorprendete girato con una classe unica. La Talpa è il suo primo film prodotto fuori dalla Svezia e a leggerne in giro sembra porsi tra gli imperdibili di questo 2012 (anche se dubbi proprio non c’erano), già partito positivamente ma tiepidamente con l’ultimo lavoro di Clint Eastwood. Gary Oldman è una spia in pensione costretta a ricominciare quel lavoro scomodo dopo una soffiata riguardante la presenza di una talpa e non vedo l’ora di vederlo in azione.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 100%
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SHAME di Steve McQueen
McQueen non mi è mai stato molto simpatico e il suo esordio, Hunger, non mi piacque particolarmente. Qui lo vediamo alla prese con un storia di sessodipendenza dove a far parlare di sé sono state più che altro le sequenze coinvolgenti Michael Fassbender come mamma l’ha fatto. Sull’internet non sembra leggersi altro e mi vien da pensare che non ci sia molto altro da dire, in effetti, su un film che pare una semplice facciata senza sostanza. Lo si attende, ma molto tiepidamente.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 70%
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NON AVERE PAURA DEL BUIO di Troy Nixey
E’ uno degli ennesimi horror prodotti da Guillermo Del Toro e, come la maggior parte degli horror prodotti da Del Toro, non farebbe mai parlare di sé se non fossero prodotti da Del Toro. Scusate se sono ripetitivo, ma abbiamo Kate Holmes e Guy Pearce alle prese con dei fantasmi o “presenze malefiche” in una casa vittoriana e la noia mi ha già mangiato la testa.
ATTESA TOB WAYLAN 30%
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LA CHIAVE DI SARA di Gilles Paquet- Brenner
Drammone francese raccontato sfruttando la tragedia del Velodromo D’Inverno, dove vennere imprigionati migliaia di ebrei prima della deportazione nei campi di concentramento. E’ sempre rischioso sfruttare certe vicende e tematiche per raccontare il proprio filmetto sul destino, l’amore e tutto il resto, e pure un po’ fastidioso. Probabilmente sarà una ruffianata e un film mediocre che di vedere proprio non ho voglia.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 0%
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THE HELP di Tate Taylor
Un quartetto di attrici, tra le quali spicca Emma Stone, alle prese con un progetto letterario segreto nelle Mississipi anni ’60. Non ne so nulla e non ho letto nulla in giro, magari non sarà nulla di sorprendente ma la premessa è interessante, un po’ meno lo è la durata: 137 minuti. Il rischio polpettone è dietro l’angolo.
ATTESA TOB WAYLAN E WELTALL 50%
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L’ INDUSTRIALE di Giuliano Montaldo
Film italiano della settimana che non sbolognerò con 4 parole è uno 0% ma quasi, perchè anche dopo aver visto il trailer e letto la sinossi (fabbrica in crisi, operai disperati, matrimonio in crisi, priorità assoluta) la voglia di andarlo a vedere proprio non mi è venuta. Anzi ora guardo una clip. Ho guardato una clip. Ciao.
ATTESA TOB WAYLAN 0%
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Consigli per gli acquisti.
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Questa sezione della rubrica riprende la prossima settimana. Portate pazienza.
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