Cine20 lo potete leggere tutti i giovedì ed è curata da Matteo “Weltall” Soi dalle pagine del blog weltallsworld.blogspot.com e dal blogger-seriale Kusa direttamente da lavitaenientaltro.com. Una coppia inedita disposta a tutto pur di mettere la loro esperienza di cine-blogger e cinefili non professionisti per una rubrica alla portata di tutti, libera e accessibile, che spazia da brevi recensioni fino alle uscite home-video, senza dimenticare le doverose segnalazioni sui film in sala, il tutto corredato da un sistema di valutazione facile ed immediato.
Detto questo, andiamo a cominciare.
Stay safe and enjoy the movies.
Brevemente in sala.
ANCHE IO (She Said)
di Maria Schrader
Ennesimo esempio di titolo italiano imbarazzante, diverso dal titolo originale che prendeva spunto dal titolo del libro che ha ispirato il film. Un titolo decisamente assurdo perche’ il nome del movimento di denuncia degli abusi sessuali nei confronti delle donne e’ universalmente noto come MeToo e non come Anche Io, che ne e’ la goffa e ridicola traduzione letterale. Polemiche a parte, il film della Schrader racconta di come tale movimento e’ cominciato, ovvero dall’indagine giornalistica di due reporter del New York Times, iniziata nel 2017, sugli abusi sessuali commessi dal produttore cinematografico Harvey Weinstein. Classico esempio di cinema d’indagine giornalistica made in USA, riportato di recente alla ribalta dal bellissimo e pluripremiato Il Caso Spotlight, She Said ha come protagoniste la sempre brava Carey Mulligan e la giovane Zoe Kazan. Unico appunto possibile e’ che il tema e’ gia’ stato trattato da varie pellicole e serie tv, direttamente come nel caso di Bombshell o di The Morning Show o indirettamente come nella bellissima Unbelievable di Netflix. Rimane comunque il film della settimana, almeno per me.
ATTESA KUSA 85%
Sempre in prima fila per il buon cinema d’indagine ed in questo caso si parla del caso che negli ultimi anni ha scosso Hollywood fino alle fondamenta.
ATTESA WELTALL 75%
BABYLON
di Damien Chazelle
Dall’autore di Whiplash e La La Land arriva un affresco sulla Hollywood dei ruggenti anni 20/30, con al centro una ragazza in cerca di fama e fortuna interpretata da Margot Robbie e un affermato attore interpretato da Brad Pitt. Nel periodo del passaggio dal muto al sonoro, carriere vengono stroncare ed altre prendono il volo in un turbinio di feste faraoniche, lusso sfrenato ed eccessi di ogni tipo. Un ritratto insieme affettuoso ed impietoso di un periodo fondamentale per la fabbrica dei sogni per eccellenza.
ATTESA KUSA 70%
Damien Chazelle ha saputo ritagliarsi un posto speciale in quel di Hollywood e con questo Babylon si prepara a rinsaldare la sua posizione mentre la racconta in un periodo di importanti e significativi cambiamenti. Consigliato.
ATTESA WELTALL 70%
GRAZIE RAGAZZI (dal 12/1)
di Riccardo Milani
Antonio Albanese protagonista nella vicenda toccante (ed autobiografica) di un attore disoccupato che diventa insegnante in un laboratorio teatrale all’interno di un carcere. La scoperta di talenti inaspettati e l’entusiasmo incontrato tra i suoi “allievi” lo spingera’ a convincere il direttore del carcere a portare la compagnia di detenuti ad esibirsi al di fuori delle mura del penitenziario. Una storia di redenzione e di riscatto attraverso l’arte che e’ l’ideale per cominciare l’anno con ottimismo.
ATTESA KUSA 60%
L’Arte come definitiva espressione di libertà applicata alla pena carceraria che diventa per davvero strumento rieducativo e di reintegrazione. Sicuramente Grazie Ragazzi è uno di quei progetti italiani, visto anche le tematiche che affronta, da non sottovalutare.
ATTESA WELTALL 60%
AUDITION (Dal 23/1 al 25/1 in sale selezionate)
di Takashi Miike
Passato fuori concorso all’ultimo Far East Film Festival, la versione restaurata del cult assoluto di Takashi Miike, sbarca in selezionate sale italiane solo il 23, 24 e 25 gennaio. L’occasione è di quelle da non farsi scappare sia se si vuole provare un primo approccio con uno dei più importanti registi giapponesi degli ultimi vent’anni, sia che si voglia scoprire una pellicola di genere giustamente incensata da critica e appassionati.
ATTESA WELTALL 100%
Cult horror fondamentale per la cinematografia giapponese e non solo, quando nell’ormai lontano 1999 usci’, Audition fu una di quelle esperienze visive che sposto’ la soglia dell’orrore rappresentabile sullo schermo. E dove malgrado le apparenze la violenza piu’ feroce non e’ quella mostrata, estrema e visionaria, ma quella sottesa ai crudeli rapporti umani della societa’ nipponica. Un occasione per scoprire o rivedere una pietra miliare del genere nel buio della sala e in versione restaurata.
ATTESA KUSA 90%