Il progetto culturale della Cineteca del Friuli, nata nel 1977 in una Gemona ancora in macerie, comprendeva fin dalle origini la raccolta e la preservazione per il futuro delle “immagini in movimento” realizzate attorno al sisma. Vale a dire quanto gli inviati delle televisioni e della Rai in particolare, i documentaristi e i cineamatori, l’Esercito Italiano, il corpo dei Vigili del Fuoco, il CEDI della Diocesi di Udine, il Centro di Produzioni Televisive della Regione Friuli Venezia Giulia, avevano documentato con le loro cineprese.
Il fondo sul terremoto, ora custodito nel deposito climatizzato dell’Archivio Cinema FVG, è cresciuto negli anni e comprende filmati di provenienza e di qualità diverse. Ci sono per esempio i servizi realizzati all’indomani delle scosse del 6 maggio da inviati della Rai come Gianni Minà, Giuseppe Marrazzo, Edek Osser e dalla televisione australiana, che pure arrivò in Friuli pochi giorni dopo il disastro. Molti i documentari, che coprono le diverse fasi, dalla prima emergenza alla ricostruzione: fra gli altri, Un terremoto per tutti del CEDI-Diocesi di Udine, La tragedia del Friuli dell’Esercito Italiano, Friuli 6 maggio 1976 e Friuli un anno dopo del regista triestino Giulio Mauri. Un fondo importante, depositato recentemente, è quello dell’Agenzia di Stampa Alpe Adria Press TV (per cui lavorò anche Miran Hrovatin), che fra gli anni Settanta e Ottanta realizzò quasi 800 servizi giornalistici per conto di Tele Capodistria e della Rai, di cui una cinquantina riguardano il terremoto e la ricostruzione.
Si aggiungono parecchi filmati amatoriali in Super8 – di Walter Faglioni, Rino Calligaris, Lauro Pittini, Fernando Rumiz, Gianpiero Copetti, Mario Copetti, Cesare Sabidussi, Lucio Forgiarini e altri – che al pari di quelli professionali documentano il paesaggio friulano prima e dopo il terremoto.
Da un paio d’anni la Cineteca può digitalizzare in proprio le pellicole in 16 e 35mm nel nuovo laboratorio digitale installato presso l’Archivio: uno strumento prezioso che in questo 40° anniversario del terremoto consente un’ampissima diffusione delle immagini conservate. Alle proiezioni organizzate dalla Cineteca si aggiungono le numerose collaborazioni a mostre, festival, documentari, servizi giornalistici, trasmissioni televisive e siti web.
LE PROIEZIONI DEL 4 E DEL 18 MAGGIO AL CINEMA SOCIALE.
IL DOCUMENTARIO QUANDO LA TERRA CHIAMA DI MASSIMO GARLATTI-COSTA
La Cineteca del Friuli organizza due serate di proiezioni al Cinema Sociale di Gemona. Il primo appuntamento, mercoledì 4 maggio alle 21 è con Quando la terra chiama (2016) di Massimo Garlatti-Costa, prodotto da Raja Film per l’Ente Friuli nel Mondo, a cui la Cineteca ha contribuito con materiali di repertorio. Saranno presenti il regista e il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Adriano Luci.
Ricco di materiali inediti, il documentario racconta il terremoto dal punto di vista dei friulani emigrati in Australia, Canada, Francia, Svizzera, Argentina e altrove. Animati dal desiderio di ricostruzione, questi “figli lontani” – coordinati dai vari Fogolârs – si lanciarono in una gara di solidarietà e furono protagonisti di innumerevoli iniziative pro Friuli. Il filmato raccoglie anche le testimonianze di Gianni Minà, Bruno Vespa e dell’inviato della televisione australiana Terry Spence.
Nell’ambito della serata al Sociale (ingresso unico 4 euro), il cui incasso sarà devoluto tramite l’UNHCR alle popolazioni dell’Ecuador colpite dal terremoto il 16 aprile scorso, saranno proiettati anche due cinegiornali inediti individuati pochi giorni fa nell’Archivio Cinema FVG, uno su Gemona subito dopo il 6 maggio, l’altro sul Friuli dopo le scosse di settembre.
Mercoledì 18 maggio alle 21, sempre al Cinema Sociale, saranno presentati materiali sul terremoto che si vedono raramente, realizzati da filmmaker – locali e non – conservati dalla Cineteca e recentemente digitalizzati. La serata dal titolo “Il film amatoriale come patrimonio storico e sociale: i cineamatori prima e dopo il terremoto del 1976. Proiezione filmati dall’archivio della Cineteca del Friuli” è l’evento conclusivo del progetto Memoria di massa curato da Andrea Collavino e Renato Rinaldi e coordinato dalla Cineteca con il sostegno delle fondazioni CRUP, CariGo e Antonveneta. Il programma prevede Terremoto in Carnia del 1928 girato in formato 9,5mm, un S8 su Gemona negli anni 1972-73 di Cesare Sabidussi, C’era una volta Gemona girato dall’allora quindicenne Lauro Pittini pochi giorni dopo il 6 maggio e un’anticipazione di Gemona magica: Visioni dal passato di Giulio Calderini.
Un’altra serata cinematografica con materiali della Cineteca è in programma il 5 maggio al Teatro Manzoni di Maniago. Il Cineforum Maniaghese propone Dietro le spiagge, sopra le colline, girato nell’estate del 1975 da Giulio Mauri; i servizi di Gianni Minà, Edek Osser e Giuseppe Marrazzo realizzati per Rai Due il 7 e l’8 maggio; e Friuli 6 maggio 1976 ancora di Giulio Mauri.
L’8 maggio alle 17 presso il Teatro La Corte di Osoppo sarà presentato in anteprima il dvd Calvari di un paîs, che pure si è avvalso di un contributo di immagini su Osoppo conservate dalla Cineteca.
Iniziate un anno fa al Sociale di Gemona continuano, e proseguiranno per tutta l’estate, le proiezioni con i materiali “personalizzati” forniti dalla Cineteca all’Associazione Comuni Terremotati e Sindaci della Ricostruzione.
LE COLLABORAZIONI CON MOSTRE, FESTIVAL, STAMPA, TV, WEB
La Cineteca del Friuli partecipa con i propri filmati e con i documenti sonori raccolti da Grazia Levi alla mostra multimediale Kaos 76 – La notte che cambiò il Friuli, che si inaugura all’ex Cinema Odeon di Udine il 6 maggio alle ore 21. Organizzata da Vicino/Lontano con il Comune di Udine e la Regione, la mostra si concentra sui drammatici momenti dell’immediato dopo terremoto.
Dopo la collaborazione alla serata di apertura della nona edizione del festival pordenonese “Le Voci dell’inchiesta” (13-17 aprile), su richiesta dell’associazione 47/04 che organizza il festival “Invisible Cities”, in programma a Gorizia dal 6 al 29 maggio, la Cineteca ha dato il consenso all’utilizzo di propri materiali sul terremoto per la realizzazione di videoinstallazioni da parte degli artisti residenti.
Da Rainews24 a Blob e Fuori Orario, da TV Capodistria a Telefriuli, dal Messaggero Veneto al sito del Fatto Quotidiano: numerosi servizi giornalistici e iniziative dei media per il 40° anniversario del terremoto si avvalgono della collaborazione della Cineteca. Uno di questi è l’approfondimento che andrà in onda su Rainews24, giovedì 5 maggio alle 19.45 (salvo cambiamenti dell’ultimo minuto). La Cineteca ha fornito immagini anche a Telefriuli per i suoi venti speciali sul terremoto e a TV Capodistria per una trasmissione in programma venerdì 6 maggio alle 19.30. Pescando nell’enorme archivio Rai, con suggerimenti e integrazioni della Cineteca, sempre il 6 maggio Paolo Luciani dedicherà ai terremoti un Blob speciale e l’intera notte di Fuori Orario (Rai Tre).
A partire dal 13 maggio, con il Messaggero Veneto e con Il Piccolo sarà nuovamente in edicola il dvd pubblicato dalla Cineteca 6 maggio 1976 – Il terremoto in Friuli, arricchito da un nuovo dettagliatissimo libretto curato dallo storico Carlo Gaberscek. Inoltre, da marzo a maggio, due volte la settimana per dieci settimane – in concomitanza con gli inserti speciali sul terremoto del Messaggero Veneto – la Cineteca mette a disposizione una clip da pubblicare sul sito del giornale.
L’impegno sul 40° anniversario del terremoto non si esaurisce con maggio. Sono in programma nei prossimi mesi altre iniziative e collaborazioni con i comuni di Gemona, Venzone (dove sarà organizzato un convegno con proiezioni “Coping, resilienza e innovazione – ovvero – come la conoscenza può aiutarci a superare, con gradualità, i traumi e le difficoltà della vita”), Montenars (dove tornerà Edek Osser) e Lignano (sui mesi trascorsi dai terremotati sulla costa in attesa della costruzione delle baracche).