Il Palio di San Donato consisteva in un confronto di arcieri, balestrieri ed in seguito archibugieri, in rappresentanza di borghi cittadini e di altre città o castelli. A tali prove si aggiungevano quelle della corsa a piedi e a cavallo, in una cornice di fastosi intrattenimenti, con grande affluenza di nobili e popolani. La competizione vedeva contendenti di svariata provenienza, oltre che una massiccia presenza di udinesi, giungevano rappresentanti anche da Treviso, Venezia e Muggia. Alla gara del 1548 si iscrissero 79 partecipanti. Le corse a cavallo si svolgevano di preferenza su un percorso che si snodava dal campanile del Duomo fino alla pietra, detta della corsa, oltre l’abitato di Gagliano, cippo tutt’ora esistente. I premi per i vincitori consistevano in preziosi tessuti e, anche per il valore di questi, il palio era un trofeo molto ambito. Affinché fossero adeguati all’importanza ed al prestigio della città, non si badava a spese: se necessario si acquistavano a Venezia. Nel 1484 il palio del Comune, esposto per essere balestrato, era di panno; poteva trattarsi anche di damasco cremisino, damasco giallo od altro, sempre comunque della migliore qualità. L’ultimo classificato riceveva la proverbiale porcellina, oppure uno sparviero o un gallo. A partire dall’anno 2000 la tradizione secolare del Palio è stata riproposta con grande successo in tutto il suo splendore.
vince il Palio di San Donato 2010 Borgo di Ponte. Seguono le foto