Cividale: idee per Pasqua 2017  con il gioco medioevale del truc

Cividale: idee per Pasqua 2017 con il gioco medioevale del truc

truc

Pasqua e Pasquetta (Lunedì dell’Angelo) tutti da vivere a Cividale del Friuli. Domenica 16 aprile e lunedì 17 aprile, in occasione delle due festività, la Città Ducale offrirà numerosi appuntamenti per residenti e visitatori.

In entrambe le giornate sarà protagonista “Il gioco del Truc”. Si tratta di una tradizione ludica, di antichissima pratica, che consiste nell’approntare un catino di sabbia digradante a struttura ovale nel quale si fanno scendere, rispettando regole ben precise, le uova colorate con l’intento di farle toccare tra di loro. L’utilizzo dell’uovo è quanto mai pregnante, visto che simboleggia la rinascita ed è un simbolo pasquale per eccellenza.

Aperti anche chiese e musei, con l’accompagnamento di una ricca offerta culturale. Sia a Pasqua, sia a Pasquetta, il Monastero di Santa Maria in Valle col Tempietto Longobardo sarà a disposizione con orario continuato 10-17; porte aperte anche per il Museo Archeologico Nazionale (8.30-19.30) e il Museo Cristiano e Tesoro del Duomo (10-13 e 15-18), con tante possibilità per i visitatori di una visita indimenticabile; in Via Monastero Maggiore con orario continuato dalle 10 alle 18, sarà visitabile il Centro Internazionale Vittorio Podrecca Teatro delle Meraviglie Maria Signorelli e il Teatrino delle Ex Orsoline che ospita la mostra di marionette e burattini antichi “Il teatro di figura in una mostra sotto-sopra“.

Nella Chiesa di Santa Maria dei Battuti, in entrambe le giornate, sarà aperta la mostra dell’artista Bluer con gli orari 10.30-13.00, 15.30-19.00.

Per dettagli e informazioni, è possibile consultare l’Informacittà in piazza Paolo Diacono, dove l’ufficio sarà aperto al pubblico in entrambe le giornate. Per contatti telefonici, si può chiamare il numero 0432/710460.

Approfondimenti sul TRUC:

Si è recentemente documentata la sicura attestazione della sua diffusione nelle piazze cividalesi almeno dal XVIII secolo, grazie ad un manoscritto conservato nel Museo di Cividale del Friuli, ma la sua pratica è sicuramente assai più antica.

Il vocabolo Truc è onomatopeico, cioè evoca un’azione imitandone il suono. Nel nostro caso richiama in maniera evidente il rumore di oggetti che si toccano, cozzano, urtano tra loro.

Si rilevano diverse varianti dei metodi di costruzione del piano di gioco e delle regole che ne codificano la pratica, nonché delle usanze legate al periodo pasquale in cui si colloca. E’ strutturato con regole ben definite e la loro semplicità ne ha certamente agevolato il travaso tra generazioni, contribuendo alla sua prolungata, lunghissima vitalità. Questo gioco tradizionale, ben definito nella successione, è del tutto indefinito nei tempi di svolgimento, che possono dipendere dal numero e dall’abilità dei giocatori: la sua durata è teoricamente illimitata. Le regole di un tempo sono tuttora vigenti in forma immutata; quelle fatte osservare con maggiore inflessibilità riguardano l’obbligo di toccare l’apposita tegola al momento di lasciare scendere l’uovo e di non sollecitarlo assolutamente con alcuna spinta.

Caratteristiche e regole possono essere, schematicamente, così riassunte:

  • si impiegano solo uova sode di gallina

  • l’obiettivo è colpire una o più uova all’interno del truc

  • l’uovo al momento del lancio deve toccare il cop (la tegola)

  • l’uovo deve essere lasciato andare senza spinta

  • chi riesce a colpire, effettua subito un altro tiro

  • il proprietario dell’uovo toccato, per rientrare in gioco, deve riscattarlo da chi l’ha colpito e mettersi in coda per rilanciare

  • se l’ultimo giocatore non colpisce alcun uovo, il gioco viene ripreso da chi per primo ha lanciato l’uovo nel truc e quindi è in sosta da più tempo (vecjo di truc)

  • chi si ritira dal gioco deve lasciare il riscatto al posto dell’uovo (in genere una moneta)

Un accurato censimento e localizzazione dei giochi che venivano allestiti ha fatto conoscere che nei tempi di massima diffusione in Cividale funzionavano almeno una ventina di trucs, mentre nei paesi circostanti si giocava in non meno di altre cinquanta postazioni. In questo ultimo decennio, con il vigoroso sforzo congiunto di varie realtà associative locali ne sono state risollevate felicemente le sorti. Al gioco del Truc si legano anche aspetti artistici, legati alla colorazione delle uova, che avviene secondo il tradizionale metodo cividalese, con coloranti naturali e l’utilizzo di erbe e fiori che, opportunamente disposti, durante la fase di bollitura sono in grado di lasciare l’impronta sul guscio. Unico in Friuli, il gioco del Truc presenta interessanti analogie con tradizioni pasquali di altre Regioni. Si sono individuate esperienze ludiche sovrapponibili al nostro gioco nel Veneto, in Emilia ed in varie altre località italiane, ma ancora più interessanti sono le comparazioni con giochi pasquali praticati con le uova in Germania. Precisamente in Lusazia, il “Waleien” ha struttura e regole dalle sorprendenti analogie con il truc cividalese.

Pur essendo assai noto, questo gioco non era mai stato oggetto di specifici studi ed indagini, da qui il desiderio di approfondirne la conoscenza, nei suoi vari aspetti, dando origine ad una recente pubblicazione, curata da Claudio Mattaloni, su iniziativa dell’Associazione culturale-ricreativa “Amîs di Grupignan” dal titolo Il tradizionale gioco del Truc a Cividale del Friuli.