naugurata ieri a Mittelfest nella Chiesa di Santa Maria in Corte l’installazione sonora “On air-che aria tira in città?”, un progetto firmato dall’attrice e regista Marcela Serli che rinnova la collaborazione del festival con la sede Rai del Friuli Venezia Giulia e resterà visitabile tutti i giorni dalle 17.00 alle 20.00 fino alla fine della kermesse cividalese. A partire da alcune interviste con immigrati, rifugiati politici, provenienti da altri Paesi e gruppi di cittadini italiani, realizzate nella settimana precedente il festival, l’installazione presenta un dibattito aperto a proposito della nascita delle nuove città: quelle composte da tutti questi “nuovi abitanti”.
La giornata di mercoledì 19 luglio si apre alle 17.00 al Museo Archeologico Nazionale con la seconda delle conferenze programmate quest’anno per promuovere la conoscenza viva delle risorse che il territorio cividalese conserva: ospite il docente dell’Università di Zagabria Miljenko Juorkovi?.
Spazio agli eventi spettacolari dalle 18.00 con l’atteso concerto nella Chiesa di San Francesco “Zefiro torna, omaggio a Claudio Monteverdi”, un progetto di Donatella Busetto, presidente dell’Associazione Barocco Europeo di Sacile, oltre che cembalista e studiosa del repertorio antico. Dai Seminari Internazionali di Musica Barocca, è nato un progetto speciale dedicato ai 450 anni dalla nascita di Claudio Monteverdi (Cremona 1567-Venezia 1643), che sposa appieno il fil-rouge di Mittelfest 2017, con l’Aria come ideale cornice nella quale ricostruire, in forma scenica, l’esecuzione di alcuni celebri Madrigali del Cremonese, in co-produzione con il festival Opera Barocca di Praga. Ricca la compagine vocale nel cast dello spettacolo, costituita da voci soliste e gruppo madrigalistico di sette elementi, insieme ad un’orchestra barocca su strumenti originali, il cui nucleo-base è costituito dal Cenacolo Musicale (ensemble cameristico di Barocco Europeo), al lavoro per completare il lavoro d’insieme, in vista l’allestimento finale, dal 15 al 18 luglio a Sacile, nelle splendide sale di Palazzo Ragazzoni. Il debutto del progetto in prima assoluta a Mittelfest sarà seguito da una seconda recita venerdì 21 luglio nel Castello di Ploskovice a Litom??ice, centro boemo non lontano da Praga, vero trionfo del barocco.
Alle 20.00 spazio al teatro con lo spettacolo del Teatro Nazionale Croato di Zagabria “Na kraju tjedna (Nel fine settimana)”, firmato da uno dei più noti e apprezzati registi croati a livello internazionale, Bobo Jel?i?. Sul palcoscenico del Teatro Ristori tre donne e cinque uomini (tra cui il noto attore Livio Badurina). Jel?i?, analista spietato di questa vita, fuori e dentro il teatro, gioca con le loro vite, e con la vita del teatro. Al termine della settimana lavorativa, otto personaggi vanno a rintanarsi nei propri confortevoli salotti per godersi, finalmente, il meritato riposo. Gli appartamenti, in cui si riflette l’agio economico che deriva dalle loro professioni, si trasformano così in gabbie claustrofobiche nelle quali si svelano desideri inappagati. E la ricerca di un possibile temporaneo relax, diventa ben presto tensione e frustrazione. Così i protagonisti di questa pièce, surreale e iperbolica, costruita lavorando sulle improvvisazioni degli attori, si trovano a sperimentare una sorta di viaggio verso l’ignoto, fatto di stati ansiosi e di tic nervosi.
Alle 22.00, con un progetto pensato appositamente per Mittelfest, approdano sul palcoscenico di piazza Duomo i celeberrimi Laibach, la band che tra contestazioni, propaganda, guerriglia, ha fatto esplodere la storia della musica in Slovenia. Nato nell’anno della morte di Tito, il 1980, a Trbovlje, cuore dell’industria pesante slovena, il collettivo sceglie come nome dalla denominazione tedesca che Lubiana aveva durante l’occupazione della Slovenia da parte dei nazisti nella seconda guerra mondiale. Visivamente, il loro stile ha sempre fatto riferimento alle avanguardie storiche e al realismo socialista. Musicalmente, le loro performance, potenti e dichiarative, hanno dato forma all’etichetta pop industrial. Il radicalismo, il propagandismo, il totalitarismo espressi nei loro album e modulati tra utopia e distopia, hanno a lungo sollevato dibattiti a proposito della loro reale collocazione artistica e politica. Sono stati la prima band che abbia mai suonato nella blindata Corea del Nord (2015). L’album più recente Spectre, aggiunge note più ambigue al loro profilo, e rappresenta un manifesto politico in forma di poesia.
Nella mattinata di giovedì 20, alle 12.00 alla Loggia del caffè San Marco, appuntamento pubblico con la conversazione “aerea” tra Rino Lombardi e Roberto Canziani, autori del volume VOCABOL’ARIA, piccolo libro eolico pubblicato nella collana Mittelfest Edizioni. “Quante parole riesci ad associare all’aria e al vento?” si domandano gli autori. “Un numero infinito. In questo libro te ne forniamo una bella selezione. Ma ne potresti aggiungere altre, e altre ancora, e cominciare a divertirti con noi”. Fresco di stampa, il volume accompagna l’edizione 2017 del festival di Cividale del Friuli dedicato all’Aria, e tocca in maniera leggera e divertente molti dei temi affrontati dagli spettacoli in cartellone. Un’occasione per osservare, dall’alto dei cieli e con un soffio di fantasia, questioni che riguardano l’ambiente e il paesaggio, la salute e gli stili di vita, il nostro respirare quotidiano.
La collana “Trilogia di Mittelfest” (a cura di Roberto Canziani) si compone anche di “La straordinaria avventura del fantastico popolo dei vodnik” (Mittelfest 2015) e “Menocchio” (Mittelfest 2016) che danno una veste editoriale alle recenti tre edizioni del Festival e vanno a formare un prezioso kit-cofanetto. L’incontro pubblico sarà seguito da una degustazione dell’azienda Zorzettig che anche quest’anno collabora con il festival.