“Nella predisposizione del Piano delle emergenze / urgenze e, in questo contesto, delle esigenze operative del Cividalese e delle Valli del Natisone, l’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia si è basata su dati rigorosi provenienti dalle fonti ufficiali di monitoraggio delle attività del 118, le stesse fonti che interagiscono con il Ministero della Salute, e della collaborazione di 10 professionisti di riconosciuta competenza ed esperienza, i cui nomi sono noti a tutti”.
Lo assicura l’assessore regionale alla Salute Maria Sandra Telesca in relazione alle affermazioni del consigliere Roberto Novelli che ha parlato di dati non collimanti, invitando tutti a “evitare di far fede a fonti confidenziali anonime e che, per giunta, alla luce di quanto sostenuto, appaiono pure assai poco qualificate in materia”.
“Il Piano regionale dell’emergenza / urgenza – spiega Telesca – si è posto fra gli obiettivi primari la parità di accesso di tutti i cittadini ai servizi sanitari e, di conseguenza, ha corretto una ingiusta ed evidente diseguaglianza a danno dei residenti nelle Valli del Natisone, rafforzando e potenziando i servizi di emergenze e non certo sottraendo risorse all’intero territorio cividalese”.
Il risultato è, sottolinea l’assessore, che “con l’attuazione del Piano in questo territorio di notte e nelle giornate festive le ambulanze saranno due, anziché una sola, posizionate a Cividale e a San Pietro al Natisone. È veramente impossibile da comprendere come non si voglia riconoscere questo elemento che è del tutto evidente”. Parallelamente “solo un cieco o, piuttosto, una persona in malafede anche di fronte all’evidenza contraria, con l’unico obiettivo la polemica, non si accorge che grazie al Piano gli infermieri previsti saranno due e non uno solo”.
“Ed è altrettanto indiscutibile che le due ambulanze di San Pietro e Cividale fanno parte dell’intero sistema di emergenza regionale e sono a disposizione di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza”. “Temo – conclude Telesca – che ancora una volta prevalga il desiderio di fare egoistiche affermazioni strumentali, finalizzate alla sola ricerca del consenso, invece di cogliere l’importanza di guardare agli interessi generali della comunità”.