Cividale: riapre il Tempietto Longobardo, la biblioteca e il Cips

Cividale: riapre il Tempietto Longobardo, la biblioteca e il Cips

La biblioteca riapre al pubblico il 18 maggio. I libri sono già prenotabili on line e via mail; da lunedì anche telefonando in sede. Il servizio sarà previo appuntamento – libri in quarantena dopo la restituzione.
Dal 18 aperti anche il Monastero di Santa Maria in Valle e il Cips

“In sicurezza sia per gli utenti sia per i lavoratori, i nostri luoghi della cultura si apprestano a vivere, direi a convivere, con l’ emergenza coronavirus” spiega Angela Zappulla assessore alla cultura del Comune di Cividale del Friuli che puntualizza “le cautele che chiederemo di adottare ai nostri affezionati utenti e ai turisti a breve ci consentiranno di riaprire la biblioteca e le museali ed espositive”.

Il 18 maggio riapriranno al pubblico il Monastero di Santa Maria in Valle col Tempietto Longobardo, il Cips e la biblioteca.

Tutti previa prenotazione. Se per i due musei i cividalesi potranno entrare gratis esibendo il coupon già distribuito a tutte le famiglie e dovranno obbligatoriamente prenotare la visita chiamando l’Informacittà al numero 0432710460, “per la biblioteca l’iter di accesso è similare ma, vista l’importanza del servizio e la fortissima richiesta dei cividalesi – chiarisce la Zappulla – è necessario prenotare on line anche i libri e fissare un appuntamento per il ritiro/consegna”.

I bibliotecari ci spiegano: “In tanti ci state scrivendo e telefonando per chiedere se la biblioteca è aperta al pubblico. In realtà la biblioteca non ha mai veramente chiuso: i locali erano in effetti bui e silenziosi, ma il servizio di promozione della lettura ha sempre funzionato, in modo diverso, con i libri e le riviste digitali che abbiamo scoperto insieme essere un mondo vastissimo. Però sappiamo che a voi piace il profumo di un libro e il rumore delle pagine da sfogliare. E anche a noi piace tantissimo. Inoltre ci mancate, cari lettori ed utenti!
Dal 18 maggio potremo riaprire alcune porte solo per il prestito e la restituzione: siamo felici di farlo, ma avremo bisogno anche del vostro aiuto per farlo nel modo migliore e per vivere questa prima prova di libertà”.
La Biblioteca riaprirà, per il solo servizio di prestito e restituzione su appuntamento. Vediamo come sarà organizzato il servizio.

Sarà necessario prenotare i libri, le riviste e i film di proprio interesse. E’ già possibile farlo in uno dei seguenti modi: tramite mail scrivendo a biblioteca@cividale.net, utilizzando la specifica funzione “prenota” del catalogo online www.sbcividalese.it, o telefonando al numero 0432 710310 durante gli usuali orari d’apertura al pubblico (da lunedì a venerdì dalle 14.30 alle 19.00 e martedì e giovedì dalle 10.30 alle 12.30). La prenotazione verrà confermata dal personale della biblioteca che contatterà l’utente per fissare l’appuntamento della visita. Appuntamento obbligatorio anche per restituire le risorse in prestito al proprio domicilio. Ogni utente avrà a disposizione una finestra temporale di 15 minuti per il ritiro del materiale. Sarà consentito l’accesso solo indossando la mascherina. Le mani andranno igienizzate prima di entrare (in sede è disponibile un erogatore di igienizzante per le mani). Per la salute degli utenti e del personale, sarà necessario mantenere la distanza di sicurezza. Alla biblioteca avrà accesso una persona alla volta, ad eccezione di comprovate altre necessità. I libri restituiti saranno posizionati dall’utente su un apposito carrello e a fine giornata il personale li metterà in quarantena, in altri ambienti, per dieci giorni prima di rimetterli a scaffale. Per questa prima fase non sarà consentito l’accesso libero alle sale, né la consultazione in sede. Per esigenze legate a studio o alla consultazione degli archivi storici sarà possibile prendere appositi accordi col personale.

“L’auspicio – conclude la Zappulla  – è che Cividale possa trovare un giusto equilibrio tra sicurezza e fruibilità, per consentire, seguendo sempre le regole, di ritornare a vivere cautamente la città e godere delle sue molte prerogative culturali”.