Fino al 28 giugno 2015 Villa Manin ospiterà “Avanguardia Russa 1910 – 1930”. La mostra presenta circa 300 capolavori dalla collezione Costakis prestate dal museo statale di arte contemporanea di Salonicco e 100 dell’artista Aleksandr Rod?enko tra fotografie originali, collage, fotomontaggi stampe vintage e pubblicità. L’Avanguardia russa del XX secolo rappresenta un fenomeno unico per la cultura mondiale.
Una vasta panoramica sulle tendenze più innovative della “settima arte” dagli anni della rivoluzione fino all’inizio dell’era stalinista.? Una schiera di giovani cineasti, insieme ai grandi artisti e letterati dell’epoca, esalta le conquiste del “nuovo corso” e sperimenta tecniche e linguaggi di assoluta avanguardia.
4° EDIZIONE DEL MOROSO CONCEPT PER L’ARTE CONTEMPORANEA.
Moroso ha annunciato i nomi dei 12 finalisti e dei 5 giurati protagonisti dell’edizione 2015 del Moroso Concept per l’arte contemporanea, che sarà ospitato nell’esedra di levante di Villa Manin dal 29 marzo al 24 Maggio.
Nato come Premio Moroso nel 2010 da un’idea di Andrea Bruciati e con il supporto di Patrizia Moroso, il premio si evolve in Moroso Concept dall’edizione 2015. Ancora una volta Moroso desidera indagare le affinità e i codici che avvicinano il design, l’architettura e l’arte, in quanto azienda storicamente votata alla ricerca e alla sperimentazione. L’iniziativa, infatti, conferma il suo intento di documentare, valorizzare e sostenere gli artisti under 45 che operano in Italia costituendosi quale cantiere concreto di produzione e promozione delle istanze legate alla stretta contemporaneità.
La passione di Moroso per l’arte contemporanea è divenuta ormai una vera e propria caratteristica dell’azienda, grazie a ricerca e sperimentazione continue nella creazione di nuovi prodotti, all’abilità del marchio nel realizzare progetti ‘custom made’ e, non ultimo, all’attenzione di Patrizia Moroso verso le discipline artistiche. Da anni infatti il brand collabora con le più prestigiose istituzioni culturali al mondo – come il MoMA a New York, il Palais de Tokyoe il Grand Palais a Parigi, la Biennale Internazionale d’Arti Visive di Venezia – e con artisti internazionali tra cui ricordiamo gli ultimi progetti con Marina Abramovic (Art Miami Basel 2014) e Paola Pivi (Manifesta 2014).
SABATO 11 APRILE
OMAGGIO A VLADIMIR MAJAKOVSKIJ
La signorina e il teppista (1918, d.44’, didascalie in inglese)
Incatenata alla pellicola (1983, d.60’, sonoro, didascalie in italiano)
Vladimir Majakovskij scrisse una dozzina di sceneggiature e interpretò due fra i film che ne furono tratti. Solo uno è sopravissuto: La signorina e il teppista, diretto da Evgeni Slavinskij e tratto dal racconto La maestrina degli operai di Edmondo De Amicis. Majakovskij interpreta il ruolo di un teppista innamorato di una maestrina nella Russia pre-rivoluzionaria. Di Incatenata dal film diretto nel 1918 da Nicandr Turkin e andato distrutto nell’incendio della Neptun Film, restano solo alcuni scarti di montaggio che Lilija Brik (la compagna di Majakovskij) ritrovò e salvò per regalarli successivamente a Gianni Toti. Questi nel 1983 realizzò la video opera Incatenata alla pellicola, seconda parte della Trilogia Majakovskijana in cui rievoca l’incontro con Lilija Brik nel febbraio 1970, quando lo condusse in un piccolo cinema di Mosca per vedere La signorina e il teppista.
DOMENICA 12 APRILE
Ore 17.00
Incontro con Jonathan Casey – chief curator and archivist del National Worl War 1st Museum at Liberty Memorial (U.S.A.)
Lo storico, a capo di quella che è forse la più importante entità al mondo che studia, archivia, espone e comunica la Grande Guerra, racconterà nell’arco dell’incontro l’esperienza del WW1 nell’esprimere, attraverso le fotografie, la curatela e la ricerca, le sfaccettature del vissuto statunitense del primo confl itto mondiale. Verranno mostrate in anteprima alcune immagini provenienti dal celebre archivio.
L’incontro sarà tradotto in italiano.
Ore 18.30
Performing di teatro sperimentale di Vincenzo Tosetto e Alessia Cacco.
Basata sulle testimonianze del 1914-15 (lettere, carteggi, stralci letterari) prodotte dai civili locali, la performance breve presenta drammaturgia inedita e uno stile teatrale ‘povero’ e fortemente espressivo. L’intervento artistico si concentra sul narrare l’esperienza delle donne friulane nella Grande Guerra: madri, sorelle, spose e amanti che si trovarono a gestire da sole, riscoprendosi combattenti e lavoratrici, una vita la cui quotidianità era stata sconvolta, sullo sfondo di un Friuli in veloce spopolamento.
Questo secondo appuntamento di “Crescere Leggendo” , vedrà la collaborazione con il “CTA Centro Teatro Animazione e Figure” di Gorizia, cooperativa già presente nell’estate del 2014 nel parco di Villa Manin con una rassegna di “teatro di figura”, denominazione usata in ambito teatrale per indicare spettacoli dove sulla scena i protagonisti o coprotagonisti sono marionette e burattini.
Lo spettacolo è tratto dall’omonima fiaba scritta di Andersen.
Si narra di un imperatore che un giorno, leggendo un libro regalatogli dall’imperatore del Giappone, scopre che nel suo giardino abita un usignolo dal canto meraviglioso, e manda subito il suo aiutante di campo a cercarlo per farlo venire a palazzo a cantare per lui. L’imperatore si innamora del suo canto, e per poterlo ascoltare tutte le volte che vuole, costringe il piccolo usignolo a rimanere con lui, privandolo della sua libertà. Tempo dopo riceve in dono un usignolo meccanico tutto costellato di pietre preziose e capace di cantare più volte la stessa melodia, che manda in visibilio non solo lui ma tutta la corte. Così approfittando della distrazione di tutti, il piccolo usignolo vola via dalla finestra aperta verso il suo bosco, provocando l’ira dell’imperatore che lo bandisce da tutto il suo impero e affida all’usignolo meccanico il compito di allietarlo. Passa così il tempo, l’usignolo meccanico si rompe e l’imperatore si ammala di solitudine. Nessuno sembra essere capace di fare qualcosa per lui. Ma il piccolo usignolo, sapute le condizioni del suo imperatore, torna a palazzo e lo guarisce col suo canto. Come ricompensa chiede solo di poter tornare libero nel suo bosco ma con la promessa che ogni notte tornerà a cantare per lui.
con Elena De Tullio
testo e regia di Roberto Piaggio
ideazione e realizzazzazione degli oggetti di scena di Elisa Iacuzzo
realizzazione degli elementi scenografici di Stefano Podrecca
> Lo spettacolo è rivolto ai bambini dai 3 ai 6 anni durata: 40 minuti circa
> In caso di maltempo, per tutti e due gli appuntamenti è stato riservato lo spazio della sala riunioni, al secondo piano della Villa, nella Barchessa di levante (capienza: 90 posti a sedere).