Un terzo delle dosi somministrate in Friuli ai bimbi sotto l’anno di età e circa la metà di quelle date ai bambini più grandi dall’assistente sanitaria trevigiana sospettata di aver finto le vaccinazioni non sarebbero state somministrate correttamente.
Attuando il principio della massima precauzione, la task force sanitaria interaziendale ha deciso di ripetere le vaccinazioni a circa 7000 bambini, somministrando di nuovo circa 20 mila dosi, per una spesa di qualche centinaio di migliaia di euro. Lo ha reso noto la task force a Udine.
La Procura di Udine ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, sul caso delle “finte” vaccinazioni somministrate ad alcuni bambini nel distretto sanitario di Codroipo (Udine) dove, tra il 16 novembre 2009 e il 18 dicembre 2015, ha lavorato l’assistente sanitaria trevigiana finita al centro dei sospetti.
Le ipotesi di reato formulata dalla Procura sono quelle di omissione d’atti d’ufficio e falsità in certificazioni.
Il fascicolo per omissione d’atti d’ufficio e falsità in certificazioni in merito al caso delle sospette finte vaccinazioni somministrate nel distretto sanitario di Codroipo è stato aperto d’ufficio nei giorni scorsi dalla Procura di Udine sulla base delle notizie di stampa.
L’indagine, coordinata dal pm Claudia Danelon, è diretta a verificare se vi sia stata un’attività omissiva e chi ne debba rispondere.
“Il sistema, grazie anche all’attivazione di una competente task force sanitaria interaziendale, ha dato subito risposta, in modo compatto, sinergico e efficiente. Questi fatti sono accaduti e, al di là di sterili polemiche che non giovano agli effettivi bisogni di informazione e celere risposta della comunità, ciò che conta è che abbiamo lavorato per monitorare subito la situazione e soprattutto attuare la massima precauzione nei confronti dei bambini e della comunità”. Lo afferma l’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia alla Salute e Protezione sociale, Maria Sandra Telesca, riferendosi ai controlli che hanno evidenziato possibili mancate coperture vaccinali in bambini che sono stati sottoposti ai richiami nel periodo in cui era in servizio a Codroipo (Udine) l’assistente sanitaria di Treviso, sospettata di non aver provveduto effettivamente a somministrare i vaccini.