Il raccolto di castagne Made in Italy scende quest’anno al minimo storico con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e appena 1/3 di quella di 10 anni fa. E’ l’allarme lanciato da Coldiretti, nel sottolineare che il 2014 “sarà ricordato nella storia per il crollo produttivo di tutti i prodotti simbolo dell’autunno italiano, con la raccolta d’olio in riduzione del 30%, per una produzione attorno a 300mila tonnellate, ed un taglio di oltre il 15% sullo scorso anno della vendemmia, che rischia di classificarsi come la piu’ scarsa dal 1950”. Per le castagne la riduzione è dovuta – precisa Coldiretti – oltre che all’andamento climatico sfavorevole per l’eccesso di precipitazioni, agli attacchi provocati dall’insetto killer del castagno “Cinipide galligeno del castagno” arrivato in Italia dalla Cina. Il castagno riveste peraltro una ruolo ambientale ed economico rilevante – prosegue Coldiretti – in molte aree collinari e montane del nostro Paese. Anche per questo restano molto popolari le feste e le sagre dedicate a castagne e marroni, a partire da Cuneo, dove fino a domenica 19 ottobre si svolge la Fiera Nazionale del Marrone. Il taglio dei raccolti italiani ha favorito le importazioni – continua Coldiretti – che sono quasi raddoppiate, passando dai 38,7 milioni di euro del 2012 ai 67,8 milioni di euro del 2013 e “l’amaro risultato è che gli italiani hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia”, a causa della mancanza di un sistema trasparente di etichettatura. Se dal punto di vista quantitativo la situazione è preoccupante – conclude Coldiretti -, il primato italiano sul piano qualitativo è tuttavia confermato dalla presenza di ben dodici tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo.
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