“Il dato fa riferimento agli edifici comunali. Le prime proiezioni delineano un ulteriore rincaro per l’anno in corso”.
Udine 10 febbraio 2022 – “Un’impennata del 58% per i costi dell’energia elettrica del Comune di Udine tra il 2020 e il 2021. Un autentico salasso che si è concretizzato, di fatto, nell’ultimo trimestre. Non è quindi esattamente un fulmine a ciel sereno il bagno di sangue di queste prime settimane del 2022: il problema si era già manifestato dal mese di ottobre, innescando un’escalation che aveva portato le spese a sfondare ogni barriera immaginabile nel mese di dicembre. Il 2022 sta seguendo il trend dell’ultimo periodo: o si corre ai ripari in fretta, o rischiamo di subire un’ondata economicamente devastante”.
Così Pietro Fontanini, sindaco di Udine, nel “tratteggiare un quadro che inizia ad assumere contorni più precisi ma non certo meno allarmanti. Già nel 2021 i costi erano esplosi, passando da una cifra di poco superiore al milione di euro (1.045.641) al milione 655mila euro. Le prime proiezioni ipotizzano, per il 2022, un ulteriore aumento. Naturalmente, i dati per gli anni scorsi sono reali, quelli per l’anno in corso sono ipotesi che tengono in considerazione gli ultimi annunci del governo – misure di “ampia portata” – e si basano sugli attuali costi delle materie prime. Servono azioni immediate e forti, la sensazione è che il governo si stia muovendo in questa direzione”.
Ancora Fontanini: “Secondo le valutazioni dei nostri uffici, dovremmo spendere circa un milione 750mila euro quest’anno. Prendo questi numeri con estrema cautela: nel 2021 è stata la brutta stagione a imprimere una violenta accelerazione ai costi, non vorrei che il prossimo autunno assistessimo alla ripetizione del fenomeno. Di sicuro, i pronostici non bastano: servono azioni per abbattere i costi e servono, soprattutto, soldi”.
*I costi fanno riferimento a tutte le utenze elettriche intestate al Comune di Udine. Esclusa l’illuminazione pubblica.