Si è conclusa la rassegna musicale di Sesto al Reghena con il live raffinato di Ex:Re in una cornice da favola. Successo per la performance artistica a firma di Michelangelo Pistoletto. Diffusi i primi dati sui flussi turistici generati dal festival, saranno oggetto di una tesi di laurea. E ora si inizia a lavorare per il 2020
Ieri, lunedì 22 luglio, si è conclusa con la raffinata Elena Tonra la quattordicesima edizione di Sexto ‘Nplugged, la rassegna musicale estiva di Sesto al Reghena (PN) che quest’anno ha portato nel borgo più bello e live d’Italia perle del calibro di Billy Corgan e Michael Kiwanuka, quest’ultimo in esclusiva nazionale. Unico neo, l’annullamento del concerto di Sharon Van Etten, impossibilitata ad esibirsi a causa della forte pioggia. Sexto ‘Nplugged si riconferma una formula di successo, grazie a scelte artistiche di spessore e al contempo ricercate che, edizione dopo edizione, attirano migliaia di persone.
In particolare, quest’anno la musica non è stata la sola grande protagonista, ad impreziosire ogni concerto c’erano anche le performance interattive di Cittadellarte-Fondazione Pistoletto Onlus che hanno coinvolto ed entusiasmato circa un migliaio di persone. Francesco Saverio Teruzzi, coordinatore del Progetto Rebirth/Terzo Paradiso, durante tutti i live invitava il pubblico di Sexto ‘Nplugged ad assumere davanti a dei pannelli intelaiati la posizione dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci e quella interpretata da Michelangelo Pistoletto nell’opera “Segno Arte” per disegnarne i contorni a suon di pennarelli. Il risultato finale è d’effetto: grandi opere d’arte multicolor, tutte diverse tra loro e uniche, come le persone. La bella novità è che queste tele saranno esposte ad ottobre in una mostra a Cittadellarte a firma di Michelangelo Pistoletto.
Non solo. Questa edizione di Sexto è stata anche oggetto di studio e analisi per una tesi di laurea. La giovane studentessa Elisabetta Gasparotto durante tutta la rassegna ha intervistato oltre 300 persone per raccogliere dati utili per la sua tesi di laurea in Gestione del turismo culturale e degli eventi. Dal suo report spicca un dato su tutti: l’aumento notevole di turisti dall’estero, giunti a Sesto al Reghena attratti dall’offerta di Sexto ‘Nplugged e dal suo favoloso borgo. Ecco le provenienze di alcune delle persone intervistate: Slovenia, Croazia, Spagna, Ungheria, Portogallo, Svizzera, Regno Unito, Austria, Polonia, Repubblica Ceca e persino Russia e Cina.
Un grande risultato che conferma la notorietà del festival friulano, che ormai è tanto noto da spostare flussi turistici da mezza Europa, anche grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli con la promozione “Dormi da noi – Biglietto Free” realizzata dal Consorzio Pordenone Turismo che permette di ricevere il biglietto omaggio a chi soggiorna in una struttura convenzionata della provincia di Pordenone.
“Siamo felici che Sexto sia un’attrattiva forte anche per i turisti stranieri – concludono gli organizzatori – perché la nostra rassegna è un’occasione importante per far conoscere tutte le bellezze del nostro piccolo paese e del suo sublime borgo medioevale. Siamo già al lavoro per progettare l’edizione 2020, contiamo di aumentare ancora il numero dei turisti all’interno di una ricerca musicale sempre coerente con il nostro stile”.