Con l?arrivo a Krasnaja Poljana nei pressi di Soci, sede delle prossime olimpiadi invernali del 2014, e? terminato il Silk way della sportiva carnica Giusy Concina, la quale ha percorso in fuoristrada ed in solitario quasi 4000 chilometri attraverso la Russia, incontrando tutte le situazioni possibili, acqua, fango, terra, pietraie e foreste, nonche? qualche tratto di perfido asfalto, molto peggio del fuoristrada normalmente. Giusy in questo lungo ed interessante raid, non ha solamente voluto testare le caratteristiche tecniche della vettura affidatale, una Chevrolet Tahoe, ma anche ha voluto conoscere da vicino la realta? sociale delle localita? attraversate, incontrando la gente lungo la strada, chiedendo, in una lingua non contemplata nei testi scolastici, la situazione attuale, la capacita? di protezione sociale dello stato ai giorni odierni, riuscendo a carpire che molte persone, pur vivendo ora in un modo del tutto libero, tuttora rimpiangono i tempi della “cortina di ferro”, in quanto abituati a ricevere poco, ma sempre dallo stato, senza faticare molto.
Dopo l?arrivo a Krasnaja Poljana, Giusy pero? non ha terminato le proprie “fatiche”, infatti ha dovuto dirigere la prua della propria Tahoe verso Mosca e dopo 2000 chilometri di strade abbastanza buone ha raggiunto nuovamente la capitale della Federazione Russa, facendo gli slalom tra i radar della polizia che ogni tre-quattro chilometri si apposta per poter approfitare degli automobilisti di passaggio.