Operatori del turismo e collaboratori dei negozi, i commessi, categorie a rischio e dunque da vaccinare quanto prima possibile, una volta coperte le fasce di popolazione più fragili per età o patologie pregresse. È la posizione di Confcommercio del Friuli Venezia Giulia, pronta a sostenere e comunicare la disponibilità di imprese associate che si propongano con adeguate strutture e spazi per le somministrazioni del vaccino. «Il primo esempio – sottolinea il presidente regionale Giovanni Da Pozzo, d’intesa con i presidenti territoriali Gianluca Madriz di Gorizia, Alberto Marchiori di Pordenone e Antonio Paoletti di Trieste – arriva da Lignano, con il gruppo Andretta che ha informato di una iniziativa di acquisto delle dosi e inoculazione ai propri collaboratori nel rispetto delle normative sanitarie, espletando a proprie spese anche tutti gli eventuali processi burocratici».
Ma l’auspicio di Confcommercio regionale è di vedere allargata la disponibilità anche ad altri siti produttivi del terziario. Con un focus concentrato in particolare negli ambiti turistici. «Un’economia in ginocchio da troppo tempi per effetto delle misure restrittive anti-contagio – spiegano i presidenti – deve poter ripartire proprio grazie alla copertura vaccinale tempestiva dei suoi operatori. Così come si deve pensare a poter “liberare” quanto prima anche chi è a contatto con il pubblico: pensiamo ai lavoratori della grande distribuzione e ai commessi dei negozi; questi ultimi, tra l’altro, una volta ancora chiamati allo stop a seguito dell’inserimento della regione in zona rossa».
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