“Eureka!Funziona! è un positivo esempio di sinergia tra mondo delle imprese e mondo della scuola e una prova concreta di come si possa incominciare a insegnare ai giovani, sin dalla più tenera età, ad approcciarsi alla cultura tecnologica, che sta alla base delle aziende manifatturiere che costituiscono la colonna portante dell’economia del territorio. Per le attività lavorative e professionali sono e saranno sempre più richieste le competenze tecnico-scientifiche e dobbiamo occuparcene già agli esordi della formazione scolastica, affinché la carenza di professionalità, che il mondo delle imprese lamenta oggi, possa in futuro non essere più un problema. Unito al drammatico problema della denatalità, infatti, quello del disallineamento tra profili formati dalla scuola e richiesti dalle imprese costituisce un serio pregiudizio per la competitività presente e futura del nostro sistema sociale ed economico”.
È quanto ha affermato la vicepresidente di Confindustria Udine, Anna Mareschi Danieli, durante le premiazioni, questa mattina, a palazzo Torriani, dei migliori progetti di “Eureka! Funziona”, l’iniziativa sperimentale ideata da Federmeccanica in collaborazione con il MIUR che Confindustria Udine, per la seconda volta, ha promosso nel territorio friulano coinvolgendo 37 alunni delle classi quarte e quinte di due scuole primarie: Istituto Comprensivo di Tolmezzo Scuola Primaria Turoldo e Istituto Comprensivo di Tavagnacco, sezione di Feletto.
Una gara per piccoli inventori, dunque, destinata ai bambini delle scuole elementari, i quali, partendo da un kit di materiale loro fornito, si sono cimentati nella costruzione di un giocattolo che doveva avere quale unica caratteristica vincolante quella di essere mobile.
In una competizione dove davvero alla fine tutti sono stati vincitori, la giuria, presieduta dalla stessa Mareschi Danieli e composta anche da Vito Rotondi, Ceo della MEP Spa di Reana del Rojale (che guida la Commissione Reclutamento qualificato e manodopera specializzata di Confindustria Udine) e da un insegnante di un istituto tecnico, il professore Andrea Iogna Prat (ISIS Arturo Malignani) ha premiato come migliore invenzione, tra i nove oggetti presentati, la “Giostra pazza”, realizzata dagli alunni di Tolmezzo. La motivazione della giuria è stata la seguente. “Per il livello di ingegnerizzazione, la cura dei dettagli, il design e la pubblicità fatta dai ragazzi al giocattolo”.
Ai vincitori è stato consegnato un premio di 300 euro che potrà essere utilizzato per acquistare materiale didattico.
Menzioni speciali hanno ottenuto il “Mini movie basket ball” (Feletto), il “Camion dei pompieri” (Feletto) e l’Istituto di Tolmezzo per la qualità complessiva di tutti gli elaborati presentati.
Tutti i partecipanti hanno ricevuto un attestato di merito.
“Eureka! Funziona!” – ha spiegato Anna Mareschi Danieli – è un progetto che mira a sviluppare, sin dalla scuola primaria, le attività di orientamento alla cultura tecnica e scientifica, come già avviene in numerosi Paesi europei, quali Finlandia, Germania, Francia e Olanda. I bambini partecipanti sono così introdotti al mondo del saper fare. Infatti, lo svolgimento delle attività di invenzione e progettazione consente agli alunni coinvolti di integrare la teoria con la pratica, ma anche di stimolare lo spirito imprenditoriale, le capacità manuali, l’attitudine al lavoro di gruppo e la creatività”.
“Inoltre – ha aggiunto la presidente – i bambini hanno la possibilità di sviluppare un’attitudine al problem solving, nonché un approccio interdisciplinare, nel quale vengono applicate diverse materie di studio per concorrere alla realizzazione del prodotto finale. In questo modo i bambini sono posti nella condizione di apprendere attraverso il cooperative learning e il learning by doing, metodologie didattiche innovative che consentono appunto di acquisire conoscenze e competenze tramite la condivisione e l’esecuzione di azioni pratiche”.
Anna Mareschi Danieli ha ricordato come Eureka! Funziona si inserisca all’interno di un progetto più ampio per l’orientamento dei giovani, che si sviluppa nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio, parlando ai ragazzi e alle loro famiglie con azioni di comunicazione modulate a seconda dell’età.
“Il nostro impegno nei confronti delle nuove generazioni – ha concluso la vicepresidente di Confindustria Udine – non si esaurisce con queste iniziative legate alle scelte del percorso di studi e alla valorizzazione del talento. Siamo anche promotori, infatti, del Progetto Sapremo che si prefigge di sensibilizzare i ragazzi sulla pericolosità delle droghe, il cui consumo, come purtroppo sappiamo, è in costante aumento e in età sempre più precoce. Crediamo che i giovani abbiano bisogno di riferimenti, valori e buoni esempi. Hanno bisogno di credere nel futuro e su questo terreno anche noi ci mettiamo in gioco per indicare modelli autentici di autorealizzazione, costruiti sul sapere e sul saper fare”.