Gorizia – Il nome per eccellenza è quello del celeberrimo sassofonista statunitense Joshua Redman, ma ci sarà anche la chitarra del mitico Mike Stern, Tim Berne con il sorprendente “Snakeoil”, il ritorno dei Quintorigo con un progetto dedicato a Jimi Hendrix e lo storico The Fonda/Stevens Group.
Per la XVI edizione di “Jazz & Wine of Peace Festival”, l’ormai storica rassegna ideata dal Circolo culturale Controtempo in programma da giovedì 24 ottobre a domenica 27, a Cormòns arriveranno alcune tra le stelle più brillanti del panorama jazz internazionale, che si esibiranno in concerto in teatri e cantine vinicole, per un’accoppiata vincente tra musica di altissima qualità ed enogastronomia.
“Jazz & Wine of Peace” offrirà anche quest’anno quattro giorni con i migliori nomi della galassia jazz contemporanea, con un occhio alle contaminazioni e particolare attenzione alla scena statunitense.
E sarà davvero un’esperienza unica questa XVI edizione del festival che inaugura domani, giovedì 24 ottobre, alle 20.30 a Gorizia nel Kulturni Dom con “Quintorigo Experience”, nome del nuovo cd dei Quintorigo pubblicato lo scorso 27 novembre per il 70° anniversario della nascita di JIMI HENDRIX, le cui canzoni compongono per intero questo album.
Sta forse nella parola Experience la chiave di volta della nuova avventura musicale dei Quintorigo tutta incentrata sulle canzoni di Jimi Hendrix. Non solo perché il nome del disco e
dell’intero progetto, “Quintorigo Experience”, omaggia volutamente la sigla, Jimi Hendrix Experience, con la quale il grande chitarrista di Seattle e la sua band si presentarono per la prima volta al pubblico nel 1966. Ma anche perché Experience, nel significato di esperienza, è la miglior definizione che si possa dare ad un disco coraggioso, esaltante e pieno di sorprese. “Quintorigo Experience” raccoglie infatti quattordici tracce dal repertorio della Jimi Hendrix Experience e le rilegge con l’inconfondibile e inquieto linguaggio musicale dei Quintorigo, che
dal 1999 ad oggi li ha fatti diventare una delle realtà più sorprendenti della musica italiana.
I Quintorigo estraggono dalle canzoni di Hendrix densissimi umori blues, acidità abrasive, slanci sperimentali, ma anche caposaldi storico-sociali come l’esecuzione dell’Inno americano a Woodstock ’69, qui presente in una versione non meno furiosa. Il tutto vuole ribadire la portata ancora oggi rivoluzionaria di quell’utopia di elettricità, negritudine e sacro fuoco del rock che fu l’Experience hendrixiana, lampo mai più eguagliato nella storia della musica recente.
Nel fare ciò i Quintorigo si fanno aiutare da una serie di collaborazioni mirate che vanno ad arricchire le tante featuring di quindici anni di carriera.
In veste di cantante per questo nuovo progetto c’è Moris Pradella, con la sua voce black e ricca di soulness. A lui si aggiungono ospiti come Vincenzo Vasi (Vinicio Capossela) al canto e al theremin con un vorticoso solo in “Voodoo Child”; Michele Francesconi, noto pianista jazz italiano; ed il cantante americano Eric Mingus. Quest’ultimo è figlio di Charles Mingus a cui i Quintorigo hanno dedicato nel 2008 “Quintorigo Play Mingus”, vincitore del premio di Musica Jazz come miglior disco dell’anno. Proprio la presenza del figlio getta un ponte con il precedente disco di riletture e conferma la volontà del gruppo di confrontarsi con alcune delle colonne della popular music del Novecento. Pur mantenendo intatto tutto lo spirito Quintorigo.
Quintorigo è uno dei gruppi musicali più originali e interessanti degli ultimi anni, che emerge con prepotenza ed intelligenza nell’asfittico mondo musicale italiano, dimostrando che non esistono barriere tra i diversi generi musicali. Mostrando rare versatilità e capacità strumentali, i Quintorigo si permettono di mescolare suoni e generi musicali: classico, rock, jazz, punk, reggae, funky, blues, in un continuo gioco tra musica e voce il cui risultato e’ come un cielo sereno da cui improvvisamente arriva un temporale. Archi che diventano chitarre elettriche, distorte e violente, per poi tornare alle sonorità originarie, sassofoni indemoniati ma allo stesso tempo melodici, il contrabbasso che sostiene con una ritmica decisa e la voce che incornicia i suoni spaziando sulle più diverse timbriche. Questo è ciò che contraddistingue in modo inequivocabile ed ineguagliabile i Quintorigo, facendo della loro musica un marchio di fabbrica: il sound Quintorigo. La singolarità dei suoni, strumentali e vocali, in una riuscitissima commistione tra generi musicali piu’ diversi, insieme all’originalità dei testi, offrono una combinazione che non permette di annoiarsi all’ascolto.
Il concerto, nell’ambito del Jazz & Wine of Peace festival organizzato dal Circolo Controtempo, è in collaborazione con Associazione Palazzo del Cinema – Hiša Filma, Cineclub Gorizia e Kulturni Dom Gorizia. Prezzo intero euro 18,00 / ridotto euro 15,00 (Concerto fuori abbonamento).