“I bambini sono fortunatamente protetti dal rischio di sviluppare quadri gravi” di infezione da coronavirus. “Nessun paziente sotto i 30 anni è stato vittima di eventi fatali. Voglio rassicurare i genitori”, sottolinea in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli. “Però anche i piccoli possono essere fonte di contagio per la famiglia e i nonni – ricorda il pediatra, oncoematologo dell’ospedale Bambino Gesù di Roma – E’ stato questo il razionale della chiusura delle aule” e, ora che i bimbi sono a casa da scuola, lo specialista spiega alle famiglie cosa possono fare e cosa no.
Innanzitutto, raccomanda Locatelli, esperto del Comitato tecnico-scientifico attivato sull’emergenza Covid-19, “bisogna abolire gli eventi ludici dove si ricreano condizioni cui abbiamo voluto sottrarre i bimbi tenendoli a casa”. Per lo stesso motivo “non devono incontrare amichetti – prosegue – La passeggiatina sì, limitata e sempre nel rispetto del distanziamento sociale”, ma “non baciateli”. Infine “fare molta attenzione a segnali di possibili infezioni come tosse, febbre alta o banali raffreddori”.
Fonte: Adnkronos