”Stiamo andando avanti con coerenza su una strada importante che prevede una legge voto, sulla quale il Consiglio regionale sta lavorando e che arrivera’ in aula entro quest’anno: essa ridurra’ il numero dei consiglieri regionali, degli assessori e degli assessori esterni”. Lo ha detto oggi il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, soffermandosi sul tema della lotta ai costi della politica. ”Oggi abbiamo deciso dopo una lunga e molto approfondita discussione in Giunta regionale – ha spiegato Tondo – che, dopo la sessione di bilancio e quindi subito alla ripresa dei lavori all’inizio del prossimo anno, presenteremo una legge, che conterra’ i punti da me annunciati in consiglio regionale”. Tondo ha parlato del lavoro svolto assieme agli assessori per fare il punto sul percorso necessario a trasformare in norme gli indirizzi per le riforme e il contenimento della spesa, presentati e approvati in Consiglio regionale due settimane fa. ”Ho constatato oggi in Giunta che il lavoro politico e’ a buon punto – ha aggiunto Tondo -; si tratta ora di tarare i passaggi in modo che i servizi ai cittadini non subiscano contraccolpi nella fase di transizione da decisioni politiche che non siano accompagnate da altrettanto coerente capacita’ amministrativa”.
Tondo ha poi ricordato che ”per quanto riguarda il compito della parte politica, per tutte le riforme, siamo in stadio avanzato, nel senso che sarebbero tutte pronte”. Il presidente ha quindi aggiunto che ”una cosa e’ approvare una norma di legge e un’altra e’ renderla operativa, con gli strumenti che l’amministrazione regionale possiede. Si trattera’ dunque di tarare i diversi passaggi – ha continuato – a cominciare dalla sanita’ per proseguire con le Ater, affinche’ poi siano realizzabili”. Un passaggio, questo, che il presidente ha poi precisato, sottolineando che ”una cosa e’ dire da domattina c’e’ una sola Ater o un’unica azienda territoriale della sanita’, un’altra e’ fare in modo che i servizi non subiscano contraccolpi da decisioni politiche che non siano accompagnate da un’altrettanto coerente capacita’ amministrativa”. Il governatore si e’ poi detto soddisfatto dell’apporto all’odierna riunione di Giunta da parte degli assessori. ”Sono stati tutti bravi – ha commentato – e hanno presentato il compito richiesto”.
”L’iniziativa dei senatori del Pd e’ lesiva dell’autonomia del Friuli, di tutto il consiglio regionale che sta per trasmettere la propria annunciata iniziativa di modifica costituzionale nei termini indicati dal presidente Renzo Tondo”. Cosi’ il deputato del Pdl e coordinatore regionale del Friuli Venezia Giulia del Pdl, Isidoro Gottardo, ha commentato l’iniziativa legislativa del senatore del Pd, Carlo Pegorer, in merito al numero dei consiglieri regionali. ”Questa e’ la strada maestra, corretta e costituzionalmente ineccepibile affinche’ il Parlamento e il Senato recepiscano la volonta’ di un’autonomia virtuosa – ha detto Gottardo -. Quella del Pd e’ una inutile propagandistica fuga in avanti, di chi evidentemente non si fida della volonta’ dei propri consiglieri regionali. Non e’ intravedibile altra spiegazione”, ha concluso il coordinatore del Pdl.
Il Senatore del Pd, Carlo Pegorer, ha presentato un disegno di legge costituzionale per ridurre il numero dei consiglieri regionali del Friuli Venezia Giulia portandoli a 48. Lo ha reso noto lo stesso Pegorer. Il risultato puo’ essere raggiunto attraverso la modifica all’articolo 13 della legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, contenente lo Statuto speciale della regione Friuli Venezia Giulia. Con il disegno di legge presentato oggi, sottoscritto anche dai senatori Tamara Blazina e Flavio Pertoldi, si prevede un significativo aggiornamento dello Statuto speciale. L’idea cardine della proposta e’ quella di procedere a un riassetto dell’organo consiliare regionale che preveda una struttura del consiglio sufficientemente leggera, rappresentativa ed in grado di rendere i procedimenti decisionali piu’ rapidi, in linea con le esigenze piu’ volte espresse dai cittadini e dalle imprese del territorio. Nell’articolo 1 del disegno di legge, la composizione del Consiglio regionale viene fissata permanentemente a 48 consiglieri superando l’attuale previsione con la quale si lega il numero dei consiglieri regionali agli abitanti censiti in Regione: uno ogni 20.000 abitanti o frazioni superiori a 10.000. ”La riduzione dell’attuale composizione dell’organo consiliare regionale – secondo Pegorer – e’ in grado di garantire la piena funzionalita’ dello stesso e la partecipazione attiva di tutti i consiglieri nell’adozione di misure legislative in materie sulle quali la Costituzione riconosce alla Regione Friuli Venezia Giulia la potesta’ primaria. Contempera quindi la necessita’ di razionalizzare il numero dei consiglieri (e i relativi costi), con l’esigenza di rappresentare comunque tutte le complessita’ di un territorio a vocazione plurale, dove anche la presenza di minoranze linguistiche e’ un fattore che non si puo’ trascurare se si vuole dare efficacia alla rappresentativita’ delle istituzioni”, ha concluso Pegorer.
Per Pietro Fontanini, segretario della Lega Nord del Friuli Venezia Giulia, ”e’ inspiegabile la fuga in avanti dei senatori del Pd sulla riduzione del numero dei consiglieri regionali” e tale scelta ”altro non si spiega se non con contrasti all’interno dello stesso partito, per lo meno tra il gruppo consiliare e i senatori che oggi hanno presentato il disegno di legge”. Fontanini ha ricordato che il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e’ impegnato da tempo sui temi della lotta ai costi della politica e che proprio su questi temi ”sta arrivando a una proposta di legge di revisione dello Statuto di autonomia, che e’ legge costituzionale, condivisa da tutti i gruppi politici. Per questo non si capisce l’azione dei senatori Pegorer, Blazina e Pertoldi. Cosi’ facendo dimostrano di non avere fiducia nei consiglieri regionali del Pd”. Fontanini ha auspicato che la proposta di Pegorer ”serva almeno per accelerare la calendarizzazione in Senato della proposta di legge sulla riduzione dei consiglieri che il Consiglio del Friuli Venezia Giulia approvera’ entro al fine dell’anno”.
”Soddisfazione” per la proposta di legge costituzionale dei senatori del Pd Carlo Pegorer, Tamara Blazina e Flavio Pertoldi per la riduzione a 48 dei consiglieri regionali, viene espressa dal capogruppo consiliare, Gianfranco Moretton. ”E’ un atto importante – afferma Moretton – che mette in luce la sintonia nell’azione dei gruppi regionali e parlamentari del Pd per il raggiungimento dell’obiettivo che vuole la prossima legislatura regionale con il numero ridotto della sua rappresentanza. L’iniziativa parlamentare consentira’ di accelerare i tempi di approvazione sia da parte del Consiglio Regionale che del Parlamento Nazionale che avra’ tempi piu’ lunghi causa la doppia lettura, necessaria trattandosi di norma costituzionale”. Moretton condivide inoltre la proposta del presidente della Regione, Renzo Tondo, per la riduzione da 10 a otto degli assessori, e ”chiede che venga fatto un ulteriore passo avanti per dare un segnale forte e concreto ai cittadini: poiche’ la riduzione degli assessori puo’ rendersi concreta rapidamente, sfidiamo Tondo a dimostrare la sua effettiva volonta’ di realizzazione di tale legge – conclude – dandone immediato effetto operativo”
”Non abbiamo nessuna fiducia che Tondo faccia le riforme”. Lo afferma la segretaria del Pd in Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, commentando l’iniziativa di legge costituzionale dei senatori del partito sulla riduzione dei consiglieri regionali. Secondo Serracchiani ”l’iniziativa dei senatori del Pd e’ quanto mai opportuna e tempestiva soprattutto alla luce dell’annuncio di Tondo, che prende in giro i cittadini proclamando di voler fare riforme e poi rinviandole all’anno che verra’, nella migliore delle ipotesi. Se Tondo intendeva dare credibilita’ al proposito di intervenire sui costi della politica poteva decidere subito la riduzione di due assessori regionali con relative strutture personali. E’ una decisione – sottolinea – che si puo’ assumere in pochi minuti e che non richiede particolari procedure legislative, dato che basta modificare un articolo di legge”. Replicando quindi al coordinatore del Pdl Isidoro Gottardo, Serracchiani sostiene che ”il Partito democratico ha sempre difeso l’autonomia regionale e continuera’ a farlo. La differenza rispetto al centrodestra e’ che noi abbiamo dei parlamentari che lavorano per il bene della Regione assieme ai consiglieri regionali e a tutti i livelli della rappresentanza. Almeno stavolta il centrodestra sappia far tesoro delle proposte del Pd – conclude – e non si fermi alla sterile polemica”.