Trieste, 28 ottobre – Il riconoscimento ai vertici camerali di Trieste e Gorizia di aver compiuto “una scelta intelligente” nell’avviare il processo di unificazione fra i due Enti e allo stesso tempo l’auspicio, pur non avendo la Regione competenza diretta in materia, che in futuro si arrivi all’istituzione di un’unica Camera di Commercio, Industria e Artigianato (CCIAA) del Friuli Venezia Giulia operativa sul territorio attraverso una serie di presìdi.
Questo il concetto espresso oggi a Trieste dalla presidente della Regione Debora Serracchiani in occasione della cerimonia per i 261 anni dell’Ente camerale del capoluogo regionale. Un compleanno che coincide con la trasformazione della stessa CCIAA in un nuovo soggetto a seguito della fusione con la Camera di Commercio di Gorizia.
Ma proprio di “fusione partita dal basso” ha parlato la presidente Serracchiani, la quale ha rimarcato come i due presidenti, Antonio Paoletti a Trieste e Gianluca Madriz a Gorizia, abbiano saputo “leggere la realtà prima di altri”, riconoscendo un sistema in rapida evoluzione che necessita di nuove aggregazioni per rendere il territorio più competitivo.
La piattaforma unica portuale che vede integrati gli scali di Monfalcone e Trieste, gli accordi per i traffici marittimi con l’Iran e il trattato bilaterale fra la Regione e la Baviera – ha spiegato la presidente – sono i nuovi strumenti di cui la Regione ha saputo dotarsi per vincere le sfide complesse che il Friuli Venezia Giulia deve affrontare. Coerentemente a questa visione si colloca la Camera di Commercio unica di Trieste e Gorizia, la CCIAA della Venezia Giulia.
Due infine sono gli obiettivi che la presidente Serracchiani ha indicato nell’ambito delle sinergie fra la Regione e il nuovo Ente camerale: l’internazionalizzazione e lo sviluppo dei progetti di alternanza scuola-lavoro, in considerazione di un contesto locale nel quale operano diverse eccellenze imprenditoriali che necessitano di figure professionali specializzate.